Svizzera
Molte donne si sentono forzate durante il parto
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Keystone-ats
3 anni fa
Secondo un sondaggio, il 27% delle madri ritiene di aver subito misure coercitive durante la nascita del proprio figlio

Oltre un quarto delle donne in Svizzera ha vissuto un’esperienza di coercizione durante il parto: è quanto mostra uno sondaggio condotto su 6000 madri in tutta la Confederazione dalla Scuola universitaria professionale di Berna (BFH), dall’università di Zurigo e dell’Inselspital, l’ospedale universitario della città federale. Dall’indagine è risultato che il 27% delle donne interpellate tra agosto e dicembre 2019 hanno avuto l’impressione di essere state informate in maniera parziale, che si sono sentite sotto pressione o intimidite o in disaccordo sulla scelta di un determinato trattamento, ha comunicato oggi la BFH, sottolineando che è la prima volta in cui viene rivelata la diffusione delle misure coercitive informali in tale ambito. Il 26,3% delle donne ha ad esempio dichiarato di essere stata impaurita, il 16,3% di aver subito pressioni perché acconsentisse ad un trattamento, l’11,5% ha parlato di una misura attuata in mancanza di consenso esplicito e il 10% di un provvedimento preso malgrado esplicito rifiuto.

Differenze tra città e campagna
Ad essere maggiormente interessate dal fenomeno - indica la nota - sono le donne con background migratorio, ma sussiste una differenza anche tra aree urbane e rurali: le partorienti provenienti da regioni urbane subiscono più frequentemente la coercizione rispetto a quelle provenienti da regioni rurali, sottolinea la nota. Le donne dovrebbero essere messe in condizione di partecipare attivamente ai processi decisionali relativi alla gravidanza e al parto, sottolinea la BFH. Un’interazione basata sulla cooperazione e particolarmente rispettosa tra lo specialista e la donna incinta è un prerequisito fondamentale per una buona collaborazione. Le donne hanno il diritto di decidere in autonomia durante il parto. È necessario che gli specialisti siano sensibilizzati riguardo ai desideri e alle idee delle madri, nonché alle conseguenze dei trattamenti durante il parto. La coercizione può infatti continuare a colpire le donne anche ad avvenuta nascita del figlio: le donne che sperimentano la coercizione - puntualizza BFH - sono decisamente più di rado soddisfatte dell’esperienza del parto nel suo complesso e sono anche esposte ad un maggiore rischio di malattie mentali post-partum.

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