Svizzera
Molestie alla RTS: confermati due casi
Filippo Suessli
3 anni fa
Due collaboratori sono stati ritenuti colpevoli di molestie, l’ex presentatore Darius Rochebin, invece, è stato scagionato

Concluse le inchieste principali sulle molestie alla Rts, la televisione della Svizzera romanda. Due collaboratori sono stati ritenuti colpevoli di molestie, mentre Darius Rochebin, ex presentatore, e per la sua notorietà “volto del caso” è stato scagionato, non è stato ritenuto colpevole di mobbing.

Le sanzioni

I due collaboratori, invece, sono stati sanzionati dalla Rts, ma le misure prese non sono state rese pubbliche “per ragioni di protezione della personalità”, si legge in una nota della Ssr. È comunque noto che uno ha lasciato l’azienda, mentre l’altro è stato sanzionato.

La reazione di Rochebin
Darius Rochebin, l’ex presentatore della RTS sospettato di comportamenti inadeguati, “si rallegra della serietà dell’inchiesta condotta in Svizzera, le cui conclusioni confermano ciò che ha detto fin dal primo giorno”. Lo ha dichiarato il suo avvocato a Parigi, Antoine Vey, ricordando che Rochebin non è soggetto di alcun procedimento legale. “Dopo un’attesa di sei mesi, le conclusioni dell’inchiesta svizzera permettono di chiarire definitivamente la situazione”, ha dichiarato oggi l’avvocato. Darius Rochebin è stato accusato in una lunga inchiesta del giornale Le Temps di parole e azioni “inappropriate” e ha presentato una denuncia penale per diffamazione contro il quotidiano in novembre. In settembre, Rochebin era passato al canale francese di informazione LCI per presentare ogni sera un’intervista con una personalità. Dopo la pubblicazione dell’inchiesta di Le Temps si è ritirato temporaneamente dallo schermo.

I dirigenti

Le inchieste hanno anche valutato le responsabilità di dirigenti e servizi nel controllo di ciò che avveniva in Rts. Il direttore della rete all’epoca dei fatti, Gilles Marchand (oggi direttore generale della Ssr), si legge, “aveva un ruolo di vigilanza secondario che - secondo le esperte e gli esperti esterni - non è stato svolto appieno. Tuttavia, a loro parere ciò non costituisce una mancanza grave. Il Consiglio d’amministrazione ritiene che Gilles Marchand sia la persona giusta per implementare insieme al Comitato direttivo i cambiamenti necessari nella cultura aziendale”. L’attuale direttore della Rts, Pascal Crittin, è stato invece ritenuto esterno alla vicenda. Il caporedattore dell’informazione tv della rete e il responsabile delle Risorse umane, invece, hanno deciso di lasciare il loro incarico.

Cosa succede?

Ora anche le altre segnalazioni, circa 220, giunte in seguito all’inchiesta di Le Temps, che ha fatto esplodere il caso, saranno analizzate “singolarmente e in dettaglio”, spiega la Ssr. Per quanto riguarda l’azienda, la consigliera d’amministrazione Ursula Gut-Winterberger, ha spiegato, che serve “un cambio di paradigma all’interno dell’azienda”. Le prime misure sono già state adottate, mentre altre lo saranno prossimamente. “L’azienda non tollera abusi di potere, molestie sessuali o sessiste e forme di mobbing sul posto di lavoro. In futuro sapremo proteggere ancora meglio la personalità e l’integrità delle nostre collaboratrici e dei nostri collaboratori. Alcune persone non hanno goduto di sufficiente tutela da parte nostra e a loro porgo le mie scuse”, ha commentato Marchand.

La Rsi

Per quanto riguarda la Rsi, dove vi sono state 38 segnalazioni di casi simili, le indagini sono ancora in corso e il rapporto, comunica la Ssr, è atteso per metà giugno 2021.

Sommaruga: “Dovere di esemplarità”

La consigliera federale Simonetta Sommaruga, su Twitter, ha commentato come la Ssr abbia “un dovere di esemplarità. Mi attendo che la Ssr instauri una cultura aziendale basata sulla fiducia e che metta in opera tutto quanto possibile per evitare in futuro sirutazioni simili”.

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