Svizzera
La testimonial dei jet? “Inganno elettorale”
È quanto ha dichiarato Laura Riget in merito all’intenzione di Viola Amherd di lanciare la sua campagna per l’acquisto degli aerei da combattimento con l’unica donna pilota di aerei da combattimento in Svizzera

Il 27 settembre si voterà per decidere se acquistare o meno nuovi aerei da combattimento per un valore complessivo di 6 miliardi. Così Viola Amherd, è pronta a lanciare la sua campagna venerdì portando sulla scena l’unica donna pilota di jet da combattimento in Svizzera, la 29enne Fanny Chollet, detta Shotty. È quanto anticipa 20 Minuten. Una scelta che, da subito, è stata criticata dal comitato referendario e considerata esclusivamente come trovata pubblicitaria.

Per il Gruppo per una Svizzera senza esercito (GSsE) abbiamo interpellato Laura Riget, nonché copresidente del PS. “Quest’idea dimostra ancora una volta come Viola Amherd sia un’abile stratega e una bravissima comunicatrice”, asserisce. “Dal punto di vista personale posso ammirare questa giovane donna che si è messa in gioco in ambienti ostici”, ma ribadisce: “È un modo per distogliere l’attenzione dalla vera posta in gioco”.

Posta in gioco che, spiega Riget è superiore ai 6 miliardi se si considerano le spese di manutenzione (costi fino a 24 miliardi). “Dal punto di vista strategico è un’ottima trovata perché le donne solitamente sono più scettiche rispetto a questi temi e la maggior parte vota no”. Insomma, secondo Laura Riget si tratta di una mera “manovra per ingannare gli elettori”. Gli sforzi di Viola Amherd di mettere in risalto il ruolo delle donne nell’esercito “sono ammirevoli perché finché c’è l’esercito è importante che non sia un bastione unicamente maschile e maschilista”, ma conclude: “Non si vota questo a settembre”.

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