Svizzera
Il Pil cresce del 7,2%, ma resta sotto la soglia pre-pandemia
Foto © CdT/ Chiara Zocchetti
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Keystone-ats
3 anni fa
Questo il risultato per il terzo trimeste 2020, che segna una ripresa della domanda interna e di alcuni comparti del terziario

Nel terzo trimestre il prodotto interno lordo (Pil) svizzero è cresciuto del 7,2%, dopo che nel primo semestre si era ridotto dell’8,6% (dato cumulato). La domanda interna (+11,9 % di consumi privati)e alcuni comparti del terziario si sono ripresi molto bene, indica oggi la Segreteria di Stato dell’economia in un comunicato. Il Pil è comunque ancora inferiore del 2% rispetto al livello di fine 2019, ossia precedente alla crisi del Covid-19. Rispetto ai Paesi limitrofi, l’economia svizzera finora ha subito in maniera relativamente meno pesante i contraccolpi della crisi.

“Rimbalzano” intrattenimento, albergheria e ristorazione
Forti controtendenze rispetto ai crolli dei due trimestri precedenti si sono avute nei settori dell’arte, dell’intrattenimento e delle attività ricreative (+61,9 %) oltre che nel settore alberghiero e della ristorazione (+72,9 %). La riapertura delle strutture sportive, ricreative, culturali e di ristorazione ha determinato un forte balzo in avanti del valore aggiunto. Ciononostante, scrive la SECO, questi settori sono rimasti ben al di sotto dei livelli pre-crisi.

Crescono le esportazioni
Nelle esportazioni di beni (+6,9 %) si è invece rilevata una controtendenza più forte rispetto al trimestre precedente, cosa che ha sostenuto anche il valore aggiunto dell’industria manifatturiera (+8,6 %). Il livello pre-crisi non è però stato raggiunto, né in termini di valore aggiunto né di esportazioni di merci. La crisi del coronavirus, scrive la SECO, continua ad avere un forte impatto sui settori industriali sensibili alle variazioni congiunturali.

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