
La situazione finanziaria delle città svizzere nel 2024 appare peggiore rispetto a quella dell'anno precedente: una su quattro ha chiuso i conti con un deficit, contro una su cinque nel 2023, ha comunicato oggi l'Unione delle città svizzere. Tra le regioni linguistiche a essere particolarmente toccata è il Ticino dove a chiudere in negativo sono tre città su quattro.
Il punto della situazione
Una delle ragioni principale del deterioramento delle finanze delle città svizzere, indica l'associazione dopo aver esaminato i conti annuali dei suoi membri, sono gli elevati investimenti che non hanno potuto essere interamente coperti da fondi propri. Complessivamente, le 134 città svizzere hanno effettuato investimenti per un valore di 5,5 miliardi di franchi nel 2024. Circa la metà delle città non sono state in grado di finanziare i loro investimenti in maniera autonoma. Nel 40% delle città il tasso di autofinanziamento era inferiore al 70%. Secondo l'associazione ciò potrebbe comportare un elevato indebitamento supplementare. Nel 2023 solo una città su tre aveva un grado di autofinanziamento inferiore al 70%, viene sottolineato nella nota. Un altro fattore che secondo l'Unione delle città svizzere aggrava le difficoltà finanziarie è il sistema di perequazione finanziaria. Circa la metà delle città deve pagare di più al sistema di perequazione finanziaria nazionale di quanto non riceva indietro. Il saldo netto della perequazione finanziaria, ossia la differenza tra i pagamenti e le entrate, ammonta a 54 milioni di franchi.
Un futuro a tinte rosse
Per gli anni a venire, le città si attendono una situazione finanziaria ancora tesa. Una previsione a lungo termine, commissionata dalla Conferenza dei direttori delle finanze comunali, mostra che l'evoluzione demografica e l'aumento delle spese sociali potrebbero comportare un ulteriore deterioramento delle finanze. Tra le 134 città e comuni urbani, 93 si trovano nella Svizzera tedesca, 37 nella Svizzera francese e quattro in Ticino.
