Svizzera
Beirut, i fondi elvetici non andranno al governo
Il porto di Beirut dopo la potente deflagrazione. Foto Shutterstock
Il porto di Beirut dopo la potente deflagrazione. Foto Shutterstock
Keystone-ats
4 anni fa
I soldi saranno destinati alla Croce Rossa per aiutare la popolazione. C’è infatti il sospetto che il governo, considerato corrotto, possa utilizzare i fondi per altri scopi

Gli aiuti in denaro destinati dalla Svizzera al Libano non verranno versati al governo libanese bensì alla Croce Rossa del paese levantino: l’intervento elvetico mira infatti esclusivamente ad aiutare la popolazione colpita dalla devastante esplosione di martedì a Beirut. Lo ha indicato l’ambasciatrice svizzera in Libano Monika Schmutz ai microfoni della radio svizzerotedesca SRF.

Affinché questi aiuti giungano al più presto a chi ne ha bisogno, la Confederazione ha già provveduto ad effettuare un primo versamento in contanti alla Croce Rossa libanese, ha precisato la Schmutz. La diplomatica - che nell’esplosione ha riportato leggere ferite - ha sottolineato che agli uffici governativi non verrà dato un centesimo: vi è infatti il timore che il governo, considerato corrotto, possa utilizzare i fondi per altri scopi.

Già prima della tragedia di martedì la Svizzera era uno dei più importanti donatori del Libano e non intende certo abbandonare ora il paese al suo destino, ha sottolineato la Schmutz, precisando che finora nulla dell’impegno elvetico è andato a favore del governo libanese: è solo la popolazione a trarne beneficio.

Da ieri una una squadra di specialisti svizzeri, tra cui ingegneri civili ed esperti in logistica, è operativa a Beirut per valutare i bisogni sul posto a seguito dell’esplosione. La Confederazione ha infatti subito reagito alla richiesta di aiuti da parte delle autorità libanese. Finora il numero di senzatetto è valutato a 300mila persone, ma si prevede che si raggiunga presto quota mezzo milione.

L’ambasciata elvetica è ancora all’opera per verificare se fra le vittime dell’esplosione ci siano anche cittadini svizzeri. Finora non sono emerse indicazioni in questo senso.

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