Svizzera
Accordo quadro, ‘Berna non sa ciò che vuole’
Keystone-ats
3 anni fa
La Commissione europea critica la mancanza di volontà da parte del Consiglio federale di concludere l’accordo istituzionale con l’UE. Da un mese attende una risposta su tre temi. Confermato nuovo incontro il 23 aprile

Mancanza di volontà, o impossibilità, da parte del Consiglio federale di concludere l’accordo istituzionale con l’Ue. È la constatazione, critica, della Commissione europea presente su una nota interna destinata ai 27 Paesi membri, di cui Keystone-ATS ha avuto copia dopo che il contenuto è stato anticipato ieri dalla televisione RTS. Stando al documento, la Svizzera si è allontanata sempre di più dal compromesso raggiunto.

La Commissione europea non comprende ciò che vuole la Confederazione
Durante i cinque incontri tra la segretaria di stato Livia Leu, capo negoziatrice elvetica, e la controparte europea, la Commissione sostiene di non aver compreso chiaramente ciò che vuole la Confederazione. La Svizzera avrebbe respinto un piano di discussioni e non vi sarebbero stati progressi. Redatta in inglese, la missiva fa notare che la Commissione aspetta da un mese una risposta alle sue proposte su tre temi in sospeso: le misure di accompagnamento, gli aiuti di Stato e la direttiva sulla cittadinanza europea (temi sui quali il Consiglio federale ha chiesto delucidazioni alla controparte, n.d.r). La Svizzera, critica la Commissione, non si è mai data la pena di avanzare proposte, ma attende da parte dell’Ue soluzioni ai quesiti in sospeso. Insomma, finora la situazione è di stallo e non si conoscono le intenzioni elvetiche. Stando al documento, l’impressione della Commissione è che nessuno in seno al Consiglio federale sia veramente interessato all’accordo istituzionale. Nel corso delle riunioni, Livia Leu avrebbe insistito sul fatto che, in caso di fallimento, bisognava concentrarsi sulle intese esistenti.

Nuovo incontro previsto il 23 aprile
Nel frattempo una delegazione del Consiglio federale è attesa a Bruxelles il 23 di aprile per colloqui con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Il portavoce del governo, André Simonazzi ha confermato oggi la data, specificando che all’incontro si recherà solo il presidente della Confederazione Guy Parmelin, con lo scopo di “riprendere le discussioni a livello politico”.

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