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Roma prima del match: “Ve famo tre gol”
Il giornalista di Radio3i e conduttore di “Vietato ai minori” Giacomo Menafoglio ci racconta l’atmosfera di questa giornata romana in attesa di Italia-Svizzera

Roma, città eterna. Non perde un filo di fascino neanche in periodo di coronavirus. Colosseo, Pantheon, Fontana di Trevi, Piazza di Spagna, sono affollate e fotografate come se nulla fosse. Di più, in città la pandemia sembra scomparsa proprio a ridosso degli Europei. Sì, la mascherina - ci dicono - resta obbligatoria anche all’aperto. Indossarla però, pare più un vezzo che un reale obbligo. Noi lo facciamo, anche fieri di una mascherina griffata Svizzera. Imperdibile!

Grazie a questa - e all’immancabile maglia rossocrociata - veniamo fermati spesso per un commento, un pronostico o una presa in giro. La domanda, o meglio la provocazione è sempre una: “Stasera vinciamo! Ve famo tre gol: Immobile, Insigne e Barella”. Mangiamo, tanto. A Roma è d’obbligo. Cosa? Beh, impossibile non gustarsi la tipica amatriciana, la carbonara, la gricia. E allora ci incamminiamo verso lo stadio. La tensione sale, ci aiuta il checkpoint della nazionale. Siamo una marea. Dipende a chi chiedete, ma si parla di 1, 2, 3, 4mila svizzeri presenti. Certezze non ne abbiamo ancora, ma sicuramente saremo in tanti questa sera all’Olimpico.

Dopo anni però è finalmente giunto il momento di strappare almeno un punto all’Italia. Per poi giocarci tutto contro la Turchia.

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