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“L’unico compromesso è ripartire senza relegazioni”
© CdT/ Gabriele Putzu
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Redazione
4 anni fa
Michele Campana commenta le notizie sportive di ieri e in vista dell’assemblea del 29 giugno: “Si rischia di mettere nei guai società che affrontano un’emergenza senza precedenti”

Si torna in campo. Dal 6 giugno gli spettatori potranno tornare allo stadio, anche se in un primo momento il loro numero sarà limitato a 300, e poi mille dal 24 giugno. Questa novità potrà giocare un ruolo fondamentale in vista dell’assemblea della Lega calcio che decreterà o meno la ripresa del campionato della Super League.

"Fa piacere sapere di poter accogliere gli spettatori"

“Fa piacere per il mondo dello sport sentire che anche da un lato di sicurezza pubblica potremmo accogliere gli spettatori in uno stadio” ha detto Michele Campana, direttore generale dell’FC Lugano, intervenuto al TgSpeciale. Ma, chiarisce “restano da capire le condizioni e i concetti di sicurezza da applicare perché non è chiaro se nelle 300 persone sono comprese gli adetti ai lavori o no”.

Lo stadio di Cornaredo può accogliere migliaia di spettatori e di conseguenza il club si ritroverà a scegliere chi entra e chi no. Sulla questione Campana ha spiegato: “Gli abbonati paganti sono di poco superiore ai 1’500, sarà attuabile una sorta di turno, dove alcuni spettatori avranno accesso ad alcune partite”.

"Sensazioni non molto positive"

Una decisione, dunque, molto importante in vista dell’assembla della Lega in programma per il 29 maggio. Le sensazioni, a meno di due giorni “non sono molto positive” perché “la Lega spingerà in modo molto convinto e molto dirompente per sostenere l’idea di ripartire e di cercare di impedire l’allargamento della Super Leauge”. E ribadisce: “In questo momento occorre considerare le difficoltà dei club da un punto di vista economico, sanitario e sportivo”. L’unico compromesso per l’FC Lugano è dunque “ripartire senza relegazioni”. Insomma il rischio secondo Campana è quello di “mettere nei guai società che devono affrontare un’emergenza senza precedenti anche nel mondo dello sport”.

Diverse strategie tra i club sui tamponi Covid

Il Lugano controlla in modo minuzioso giocatori e staff ma non tutti i club fanno lo stesso. Le questioni, spiega il Direttore generale, sono due. “Da un lato i costi e dall’altro lato la grande incoerenza”. Le decisioni in tal senso sono lasciate ai singoli club ma l’obiettivo, conclude Campana è comune: “Trovare misure di prevenzione non previste dai protocolli”.

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