Magazine
“In certi club vaccinato solo il 50% dei giocatori”
CdT/ Chiara Zocchetti
CdT/ Chiara Zocchetti
Redazione
3 anni fa
Il direttore generale dell’FC Lugano Michele Campana appoggia la decisione della SFL sull’introduzione del certificato Covid per tutte le squadre

Due giorni fa la Swiss Football League (SFL) decideva che a partire dal 4 agosto i giocatori e lo staff tecnico di tutti i club di Super e Challenge League dovranno essere sempre in possesso di un certificato Covid valido. Una decisione accolta positivamente dal direttore generale dell’FC Lugano Michele Campana, il quale afferma che “in alcune squadre il numero dei giocatori vaccinati supera appena il 50%”.

“Chi non si vaccina dovrà testarsi ogni due giorni”
Ai microfoni di Teleticino, Campana spiega che le nuove misure della SFL non si limitano solo alle partite ma anche agli allenamenti, questo significa che chi non è vaccinato dovrà testarsi ogni due giorni. “È sicuramente un modo di fare pressione ma è anche una reazione ai problemi che abbiamo avuto durante la prima giornata di campionato in Challenge League, dove due partite su cinque hanno dovuto essere rinviate proprio a causa di due squadre messe in quarantena”, puntualizza Campana.

“Non possiamo imporre il vaccino”
Nel frattempo la società bianconera ha subito avviato dei colloqui individuali con i propri giocatori: “Ovviamente non possiamo imporre niente però abbiamo tutto l’interesse affinché una buona percentuale della squadra sia vaccinata. Speriamo di arrivare almeno al 90% nel giro di un mese”.

“Stesse misure anche nell’hockey”
“Secondo nostre informazioni anche nell’hockey su ghiaccio le misure saranno identiche. In generale si tratta di mostrare il giusto rispetto verso gli spettatori che hanno l’obbligo di certificato Covid e verso le autorità che hanno fatto fatto per sostenere finanziariamente i club in questi mesi di difficoltà”, conclude Campana.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata