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Unione Contadini Ticinesi - Presa di posizione dopo Matrioska
Foto CdT/Fiorenzo Maffi
Foto CdT/Fiorenzo Maffi
Redazione
4 anni fa

In politica, così come nella vita di tutti i giorni, quando non si hanno argomenti a proprio favore si tende ad attaccare e denigrare la controparte. Quanto detto da Pierre Rusconi, ex Consigliere nazionale UDC e Presidente della società di protezione animali Lugano, alla trasmissione Matrioska su Teleticino dell’8 settembre ci ha ferito e lo riteniamo semplicemente inaccettabile, una vergogna. Per l’amor del cielo, ognuno può avere la sua opinione e portarla avanti come meglio crede, tuttavia quando Rusconi asserisce in modo beffardo e maligno che “i signori della montagna devono essere aiutati in tutti i modi, in tutti i sensi, finanziariamente devono essere sostenuti (...), sono una specie protetta in Svizzera tanto quanto il lupo, solo che costano un attimino di più e questo (però) non lo si dice” oppure “Nel resto del mondo di questo tema neanche se ne fa un problema, perché sono 10 persone morte all’anno in tutto il mondo, quando ne abbiamo 500’000 ammazzati dagli uomini” o in conclusione a precisa domanda risponde come ha già fatto nel 2013, che “se dovesse passare il SÌ sarebbe un paese di merda per la gestione degli animali e che non gliene frega niente del suo partito”. Parole che lasciano increduli da parte del Presidente di una società di protezione degli animali, così come il fatto che questa Società pontifichi solo sul lupo, come se gli animali d’allevamento non fossero degni di essere protetti oppure appartenessero a una categoria inferiore, di gran lunga meno importante. Le atroci sofferenze degli animali predati dai lupi, con o senza protezioni (non vogliamo qui discutere l’oggettiva inefficacia delle misure di protezione) o non sono tali o non vale la pena di occuparsene; ciò è gravissimo pensando alla funzione che Rusconi ricopre. Dire poi “Lasciate le cose come stanno che vanno benissimo a tutti” è l’apice delle esternazioni di una persona che ha dimostrato zero rispetto e tanta malafede nei confronti di agricoltori e popolazioni di montagna, che invece stanno soffrendo molto per questi conflitti. Al di là di tutto il resto, che può anche essere soggettivo e di pancia.

Il comitato dell’Unione Contadini Ticinesi

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