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Stefano Dias - Polo sportivo di Lugano, non fermatevi a pochi metri dal traguardo
Stefano Dias
4 anni fa

In questi giorni il Gran Consiglio Ticinese si ritrova dopo mesi, per continuare i lavori parlamentari fondamentali per far ripartire il nostro Cantone. Allo stesso modo a Lugano tra pochi giorni anche il Consiglio Comunale si ritrova. A tener banco in questi giorni sui media locali e sui social media, è il messaggio municipale per la richiesta di un credito di progettazione del Polo Sportivo degli Eventi (PSE). Si tratta di circa 14 milioni di franchi e dovrebbe permettere di proseguire le fasi di progettazione importanti per la costruzione di questo Polo. In questa fase politica, una lunga campagna elettorale in attesa del prossimo aprile, ha fatto sorgere dubbi a molti esponenti su questo progetto fondamentale per tutti noi. Non è proponibile uno slittamento del progetto PSE, la Swiss Football League ha concesso una deroga dell’inizio del cantiere del nuovo stadio entro la fine della stagione 2020-2021.

La crisi del Covid-19 non è facile per il Municipio e i Consiglierei Comunali, che devono reagire a una situazione inaspettata e molto difficile a livello economico, ma è indiscutibile che il Polo Sportivo è da troppo tempo che aspetta. In un momento difficile, un investimento del genere sembra azzardato, ma è specialmente nelle situazioni più critiche che le istituzioni devono investire per rilanciare l’economia locale. Dobbiamo allinearci alle altre città Svizzere, senza dimenticare del valore delle società sportive di Lugano, le quali meritano di avere delle infrastrutture all’avanguardia per rimanere competitive a livello nazionale e internazionale. Un palazzetto dello sport permetterà a molte discipline sportive di poter finalmente crescere e consolidarsi, ospitando eventi internazionali e godendoci spettacoli culturali o musicali durante tutto l’anno. Il parco dello sport del Maglio, una zona che verrà riqualificata e dove si potranno godere di ampi spazi naturali sarà fruibile da tutti i cittadini per svolgere attività sportive.

Mi sorprende quindi sentire alcuni esponenti politici criticare questo progetto, puntando il dito sullo spostamento dell’amministrazione dal centro a Cornaredo. Leggendo il rapporto di maggioranza della commissione della gestione si trovano dati interessanti, 298 posti di lavoro localizzati in 14 edifici! Di questi solo 3 si trovano in centro città con circa 100 posti di lavoro. Alcuni di questi edifici sono vetusti e non concepiti per lo svolgimento delle attività amministrative. Per me è utile questa decisione di unire sei dicasteri nella nuova torre est, liberando il centro, che soffre da anni, magari riusciamo a ridurre il traffico pendolare e riportare nuovi inquilini in centro per far rivivere il lungolago e i commerci.

Non è ora il momento di fermarci, il rischio sarebbe quello di perdere ancora una volta il treno, già più volte perso da questa città negli ultimi anni per la paura di investire in sé stessa. Nel momento di crisi, la città deve dimostrarsi con i nervi saldi e proseguire la realizzazione dei progetti sviluppati con tanta fatica e spero di non assistere a inutili ricatti o voltagabbana al prossimo consiglio comunale.

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