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Sara Imelli - Trasporto pubblico sempre più oneroso per i Comuni?
Sara Imelli
4 anni fa

In data 26.5.2020 il Gran Consiglio dovrà decide le modifiche sostanziali dell’offerta di trasporto pubblico e determinerà l’impegno finanziario quadriennale a copertura del costo non coperto delle linee regionali e di quelle urbane.
Questo sforzo finanziario e logistico è importante e vitale per la mobilità del nostro Cantone, tuttavia non è privo di criticità finanziare verso i Comuni ticinesi chiamati a partecipare con 105.8 milioni alle prestazioni di trasporto pubblico 2021-2024. Ne è la prova l’aumento del tetto massimo pro capite per abitante consentito che passa in un sol colpo da 80 Fr a 150 Fr. Ne tenga ben conto il Consiglio di Stato nel progetto di riforma Ticino 2020 affinché non siano ancora una volta i Comuni più deboli a soccombere a causa di questi oneri obbligatori verso il Cantone!

Proprio in virtù di questo importate impegno assunto dagli Enti pubblici locali sono dell’avviso che il Consiglio di Stato avrebbe potuto riservare maggior attenzione alle opposizioni inoltrate dai Comuni, in particolare quelli di Prato Leventina e Riviera.

a. Opposizione di Prato Leventina

La riapertura della stazione di Rodi-Fiesso, come richiesto dal Comune di Prato Leventina, non può essere negata con la sola motivazione che una tale decisione è di competenza delle FFS. Il Cantone ha dato molto alle FFS, sia finanziariamente che politicamente, per la questione delle Officine FFS e la loro dislocazione ad Arbedo Castione, era questo il momento opportuno per rivendicare all’ex regia federale qualcosa di concreto anche per l’Alto Ticino imponendo la riapertura della stazione in oggetto. La nuova compagnia ferroviaria SOB ha già dimostrato interesse per la Leventina, non permettiamo ora alle FFS di bloccare sul nascere questo interesse!

Inutile ribadire qui quanto sia fondamentale avere una fermata del treno per incentivare il turismo, la mobilità sostenibile e l’aumento dell’attrattività abitativa per le località servite dal treno. La crisi generata dall’attuale pandemia dovrebbe far riflettere maggiormente su questi aspetti.

b. Opposizione del Comune di Riviera

Identico discorso vale per l’opposizione del Comune di Riviera che chiedeva la riapertura della stazione di Osogna-Cresciano. In questo caso, oltre agli argomenti citati per Prato Leventina, ve ne sono due aggiuntivi.

L’aeroporto di Lodrino, distante 5-10 min. dalla stazione in oggetto, diventerà un Polo di sviluppo economico dedito all’aviazione; uno degli obiettivi principali di questi poli è quello di cerare posti di lavoro. Ma se vogliamo incentivare il trasporto pubblico verso il luogo di lavoro ecco che la riapertura di una stazione sarebbe un tassello importante da non dimenticare.

Faccio inoltre notare che il Distretto di Riviera è l’unico, tra quelli percorsi da una linea ferroviaria, ad avere solo una fermata del treno (stazione FFS di Biasca) su tutto il proprio territorio.

Non si lasci quindi cadere nel vuoto l’appello lungimirante di questi due Comuni e ci si impegni seriamente per aumentare le fermate dei treni e le riaperture delle stazioni ferroviarie in Ticino chiuse in modo scellerato negli anni ’90.

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