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Luca Campana - No, nuova Legge sulla caccia. Un favore ai nostrani Clint Eastwood
Redazione
4 anni fa

Non è che se organizzazioni del calibro di Bio Natura, WWF, Bird Life, Gruppo Lupo Svizzera ed altre associazioni volte alla protezione della fauna contrastano in maniera energica la nuova legge sulla caccia sia per mero opportunismo, anzi, gli stessi hanno ben capito che la salvaguardia di una moltitudine di specie protette sul nostro territorio viene messa in pericolo dalla nuove legge proposta che di fatto crea un "salvacondotto" ad personam a persone che vorrebbero fare incetta di animali evitando responsabilità insite nell'attuale legge che risale appunto al 1985 e che va più che bene.

Infatti, con l'attuale proposta e se si dovesse decidere di uccidere un animale protetto, quale un airone, castoro, lince, lupo, ... ci si vedrebbe non revocata in modo fin qui abbastanza automatico la licenza di caccia, già difficile attualmente da provare perché oggettivamente difficile da controllare su tutto il territorio.

Questa modifica sarà uno dei molteplici problemi che le autorità di ufficio di caccia e pesca dovranno affrontare; con la conseguente impossibilità di sanzionare in maniera adeguata l'attività che per molti è solo un hobby della domenica ma che può provocare seri danni al sistema riproduttivo di molti animali.

Con la nuova e deleteria legge, le autorità cantonali perderanno la capacità di decidere il ritiro delle patenti e dovranno dotarsi di strumenti ora inesistenti per ottemperare a tutta una serie di garanzie a favore del cacciatore e dimostrarne la futura recidiva; devono in sostanza dimostrare che c'è un'alta possibilità che il fatto indagato sia ripetibile in futuro; cosa difficilissima da dimostrare.

Per cui in soldoni quello che si vuol far passare come iniziativa volta alla protezione dell'allevamento e del bestiame è una carta bianca per il tiro "al piattello" faunistico e indiscriminato.

Il lupo tanto preso in analisi dai sostenitori del SÌ è un animale protetto che vive abbastanza in sintonia con l'uomo, palese che sia comunque un predatore di natura, in certi casi con codesto mammifero possono nascere problemi verso gli interessi di un allevatore, il quale però dovrebbe ottemperare a tutta una serie di soluzioni adatte al contesto montano e spesso sono assenti.

I contadini e gli allevatori di zone discoste e più facili da "depredare" comunque non sono lasciati soli come verrebbero far pensare taluni, ricevono risarcimenti e sussidi dallo Stato per danni e vi è comunque l'autorizzazione all'abbattimento in casi di danni rilevanti dell'animale anche se protetto. Tutti i casi problematici devono comunque essere segnalati.

L'UFAM ha elaborato congiuntamente ai cantoni la strategia Lupo Svizzera entrata in vigore il 21 luglio 2004, serve che tutte le parti in gioco si adoperino per convivere con la specie protetta. Un NO secco quindi alla nuova proposta di legge sulla caccia perché spesso l'uomo è artefice dei propri problemi. Non vi è solo il lupo ma un a moltitudine di animali in gioco. Nel 1963 lo zoo di New York aveva un'esposizione chiamata l'animale più pericoloso del mondo. Questo spazio semplicemente rappresentava uno specchio con disegnate sopra delle sbarre; rifletteva semplicemente il visitatore. L'umano presente.

Luca Campana

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