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Icilio Polidoro - Abbattiamo il muro della rassegnazione!
Redazione
3 anni fa

Prima gli applausi e le esternazioni di gratitudine, poi il nulla. Nulla è stato fatto per migliorare le condizioni lavorative, salariali e professionali in ambito sociosanitario. Addirittura il personale infermieristico dell’Organizzazione sociopsichiatrica cantonale si è visto bocciare la rivalutazione salariale richiesta al Governo dalla Commissione paritetica dello Stato. Questo è quello che meritano gli “eroi” della pandemia. Ma l’eroismo è già acqua passata, com’è passata tutta l’attenzione dei media, dei politicanti e di chi prometteva mari e monti. La prova del nove l’avremo nei prossimi giorni, quando la politica federale deciderà il controprogetto all’iniziativa popolare “Per cure infermieristiche forti”.

Intanto, visto che non si muove una foglia, i comitati del personale sociosanitario del Sindacato VPOD Ticino hanno inteso organizzare una giornata di mobilitazione e di protesta. La data sarà il 29 maggio (restrizioni permettendo). Questa giornata sarà caratterizzata dalla voglia di riscatto, di denuncia sociale, di abrogazione di quelle contraddizioni che caratterizzano un settore sempre più importante, indispensabile e incisivo per la collettività.

Se ad oggi più della metà degli infermieri abbandonano la professione, ci sarà un motivo? “Immaginate di avere bisogno di cure e non c’è nessuno”! Questa frase viene usata dall’Associazione infermiere/i, come slogan, con l’intento di attirare l’attenzione sull’”incombente penuria di operatori” e sulle difficili condizioni di lavoro. Abbiamo bisogno di personale sanitario, ma esso deve lavorare con condizioni sufficienti, altrimenti finisce che la metà abbandona la professione. Fino al 2030 ci sarà un considerevole aumento della popolazione anziana e se vogliamo che ci sia qualcuno, quando abbiamo bisogno, questo comporta una serie di investimenti e di adeguamenti che sono vitali per tutto il settore sociosanitario. Visto e considerato che al momento questo problema non riceve la giusta attenzione, saremo noi in prima persona a puntare i riflettori sul nostro futuro e sul futuro di tutta la società. Pertanto invito il personale del settore sociosanitario ad abbattere il muro della rassegnazione, a scuotere via ogni paura ed armarsi di voglia di riscatto. È giunto il momento di farsi sentire e di mobilitarci per le nostre rivendicazioni!

Icilio Polidoro, membro comitato ospedaliero EOC

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