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Gioventù Comunista - Medici positivi costretti a lavorare: il fallimento della politica liberale!
© CdT/ Chiara Zocchetti
© CdT/ Chiara Zocchetti
Redazione
2 anni fa

La Gioventù Comunista (GC) ha preso atto della decisione dell’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) di schierare anche personale positivo al tampone, ma asintomatico, nei reparti Covid nel caso in cui dovesse mancare personale medico ed infermieristico. Tale opzione sarebbe già stata applicata a Zurigo, Ginevra e Losanna.

La carenza di personale a causa delle quarantene è, in questi giorni, effettivamente una triste realtà. Occorre però interrogarsi sulle cause di fondo di questa situazione. Se difatti manca personale sanitario è innanzitutto a causa delle politiche anti-sociali e poco lungimiranti dei partiti borghesi, che negli anni passati hanno continuamente disincentivato la formazione di nuovi infermieri e medici, sia tramite l’introduzione di numeri chiusi presso gli atenei svizzeri, sia tramite il degradamento delle condizioni di lavoro del personale sanitario. A causa delle politiche borghesi, dunque, oggi si rischia di dover far lavorare del personale positivo al coronavirus e questo per di più in strutture dove si è a stretto contatto con persone vulnerabili e maggiormente a rischio: è semplicemente vergognoso!

Occorre assolutamente intervenire affinché situazioni di questo genere non si possano più verificare in futuro. Una delle soluzioni viene ribadita dalla GC ormai da anni: occorre abolire il numero chiuso nelle facoltà di medicina e incentivare la formazione di personale medico e infermieristico in Svizzera (così da ridurre, del resto, anche la dipendenza dall’estero su questo fronte). Oltre a ciò, occorre anche migliorare notevolmente le condizioni di lavoro del personale sanitario: la vittoria alle urne dell’Iniziativa per le cure infermieristiche è un passo in avanti, ma bisogna fare ancora molto di più, affinché meno infermieri abbandonino il proprio lavoro a causa dello sfinimento fisico ed emotivo.

La Gioventù Comunista coglie inoltre l’occasione per ribadire la necessità di investire massicciamente nella sanità pubblica, che ha subito enormi tagli imposti dai partiti borghesi. Se infatti oggi ci troviamo in una situazione di crisi negli ospedali è anche e soprattutto a causa delle misure liberiste di PLR e compagnia, che hanno portato a una carenza di letti nelle cure intensive e a un sistema sanitario fin troppo lacunoso.

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