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Angelica Lepori - Covid e mascherine: chissà che cosa ci sarà da ridere...
Redazione
3 anni fa

Ieri sera durante la trasmissione la Domenica del corriere l’onorevole Bertoli, discutendo della questione delle mascherine alle scuole medie, oltre a riconoscere che è comunque contradditorio chiedere agli allievi di mettere la mascherina sul bus e non metterla a scuola, è riuscito anche a fare una bella battuta...sostenendo che le misure di protezione devono essere adeguate alla situazione contingente altrimenti per prevenire ci si trova a letto tutti con la mascherina...e giù una bella risata!

Francamente faccio fatica in questa situazione a trovare qualcosa di cui ridere. Che la situazione nelle scuole sia tutt’altro che sotto controllo lo sanno tutti coloro che lavorano e vivono nella scuola, ma la leggerezza con cui Bertoli e compagni discutono delle misure da prendere lascia veramente sgomenti. Portare ad esempio il canton Vallese (nel quale la situazione sanitaria è ormai al collasso) per sostenere che la mascherina alle medie non è necessaria (li infatti non la mettono) vuol dire proprio non aver capito nulla di quelle che potrebbero e dovrebbero essere le misure di protezione...Se il Vallese è messo come è messo, forse qualche domanda in più sulle misure adottate me la porrei...

Immaginiamo poi che Bertoli avrà passato tutta l’estate a sbellicarsi dalle risa pensando che a inizio luglio 519 medici del Ticino, tra i quali anche coloro che fanno parte del gruppo operativo Covid, chiedevano al governo, con “convinzione”, di “imporre l’obbligo di indossare la mascherina su mezzi pubblici, nei grandi magazzini, nei bar, nei ristoranti e nei luoghi chiusi e uffici, e se si sosta in un locale per più di 15 minuti (a maggior ragione se si hanno contatti con persone con cui non si riesce ad avere una distanza di sicurezza)”. Che risate!

Ancora oggi EOC e Moncucco, nelle loro proposte per cercare di arginare un’onda che sembra ormai inarrestabile, dicono che è necessario introdurre la mascherina anche alle scuole medie...ma Bertoli e il governo non ci sentono, anzi ci ridono pure sopra...Un brutto spettacolo per un paese che sta affrontando una crisi sanitaria devastante che avrà come conseguenza, con o senza lockdown, una crisi sociale e economica ancora peggiore...

Certo le mascherine a scuola non risolveranno da sole la situazione, ma quello che si presenta come scenario più che probabile è una chiusura delle scuole medie superiori dopo le vacanze dei morti e, molto probabilmente (l’onorevole Bertoli ieri sera non escludeva nulla), anche un passaggio a una scuola ibrida per le scuole medie. Così, per “salvare” l’economia sacrifichiamo la scuola e la formazione dei nostri ragazzi e ragazze...

Sarebbe veramente ora che ci si mettesse a fare le cose sul serio e prendersi a carico la salute dei cittadini e delle cittadine senza accusare di isterismo chi semplicemente chiede di vivere, lavorare e andare a scuola in sicurezza...

In tutto questo c’è veramente molto poco da ridere.

Angelica Lepori, deputata MPS

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