La cyberdifesa deve essere ulteriormente rafforzata, nonostante i miglioramenti degli ultimi anni. È l’obiettivo al centro della strategia 2021-2024 dell’Esercito svizzero. Il piano d’azione per gli anni 2017-2020 ha portato a notevoli miglioramenti, afferma il Dipartimento federale della difesa (DDPS) in un comunicato. È stato istituito il Cyber-Defence Campus, la base di supporto è stata sviluppata in un “Comando Ciber” e le capacità del Servizio Federale di Intelligence sono state aumentate in quest’ambito.

Coordinamento da migliorare
Non tutti gli obiettivi però sono stati raggiunti. “Questo è dovuto in particolare alla complessità del settore informatico e ai rapidi cambiamenti che sta subendo”, sottolinea il DDPS. La strategia 2021-2024 è destinata a rimediare alle carenze attuali. In particolare, gli elementi organizzativi devono essere rivisti: le attribuzioni devono ora essere adattate alle sfide future della tecnologia digitale. Compiti, competenze e responsabilità saranno rivisti di conseguenza. Inoltre, la difesa contro gli attacchi informatici deve essere ottimizzata, per esempio sviluppando il coordinamento tra i vari livelli operativi e le capacità di supporto. Anche la formazione e la comunicazione in questo settore devono essere migliorate.

Trenta campi d’azione
La strategia comprende tutte le misure di intelligence e militari adottate per difendersi dagli attacchi informatici, per garantire la prontezza operativa delle forze armate e per sviluppare le capacità e competenze in questo settore. Lo stesso vale per le misure volte a identificare le minacce e a bloccare gli attacchi. La cooperazione con i partner nazionali e internazionali è anch’essa un elemento chiave. Sono previsti trenta campi d’azione specifici. Questi includono lo sviluppo organizzativo, le misure per ripristinare i sistemi dopo un incidente, le misure difensive in caso di un attacco, e la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione. Altri aspetti informatici, come la sicurezza informatica e la criminalità informatica, sono trattati nella Strategia nazionale per la protezione dei rischi informatici in Svizzera.

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