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San Lorenzo in ritardo di un giorno
Foto Shutterstock
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Keystone-ats
4 anni fa
Questa è la classica notte delle stelle cadenti, ma il picco è atteso tra l’11 e il 12 agosto. Ecco i consigli degli esperti per trovare le migliori condizioni

È iniziato il conto alla rovescia per le stelle cadenti della notte di San Lorenzo, che sarà questa sera, anche se il picco si raggiungerà nelle notti tra l’11 e 13 agosto. Quest’anno lo sciame delle Perseidi potrà essere apprezzato in tutta la sua bellezza, visto che il disturbo della luce lunare sarà minimo. “Il picco sarà nelle ore diurne del 12 agosto”, ha spiegato Paolo Volpini, dell’Unione astrofili italiani (Uai), all’agenzia Keystone, “ma se ne potranno vedere parecchie già nella notte tra l’11 e 12 e poi in quella del 12-13, con un tasso fino a 100-120 meteore all’ora”. “Quest’anno le condizioni per osservare lo sciame sono più che favorevoli, visto che il disturbo della luce lunare sarà modesto”, ha spiegato ancora Volpini, il cui consiglio è di “aspettare almeno la mezzanotte per guardare il cielo, perchè la costellazione di Perseo sia ben visibile all’orizzonte”.

Notte magica anche in Ticino
Anche Renzo Ramelli, Presidente della Società astronomica ticinese, ha sottolineato a Teleticino come il periodo d’oro delle stelle cadenti sia dal 9 al 14 agosto con un picco al 12 agosto, che però appunto sarà nascosto dalla luce diurna. “Si tratta di piccoli frammenti, detriti dello spazio che quando entrano nell’atmosfera terrestre si surriscaldano per via dell’attrito, creando così la classica scia luminosa”

Le migliori condizioni
“Bisogna scegliere un luogo lontano dalle luci della città e dall’inquinamento luminoso, magari in montagna”, spiega Ramelli, aggiungendo che “bisogna anche trovare il cielo sereno, magari consultando la meteo. Di per sé inoltre la frequenza aumenta man mano che la notte avanza, tuttavia quest’anno nella seconda parte della notte avremo il chiarore lunare che ridurrà la visibilità. Consiglio di quindi di appostarsi tra mezzanotte e la una”.

Miti da sfatare
“È vero, le stelle cadenti hanno origine dallo spazio ma si manifestano sopra la nostra testa, più o meno a 100km di altezza”, puntualizza il presidente della SAT, “le stelle vere e proprie sono molto più distanti, inoltre i frammenti che creano il fenomeno sono in realtà molto piccoli, più o meno hanno le dimensioni di un granello di sabbia”. Inoltre, ça va sans dire, “purtroppo, al momento il fatto che avverino i desideri non è provato dalla scienza”.

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