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Covid, calano i contagi nel mondo
Immagine Shutterstock
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Keystone-ats
2 anni fa
La situazione è tuttavia molto variegata: mentre nelle Americhe, nell’Estremo Oriente e in Africa si registrano cali fino al 21%, nel Sud-Est asiatico e in Medio-Oriente si è osservato un aumento dei casi intorno al 45%. Aumenti anche in Europa

I casi di Covid-19 nel mondo continuano a calare, ma in diverse aree, compresa l’Europa, si osserva una ripresa dei contagi trainata dal calo dell’immunità e dalla diffusione delle nuove sotto-varianti di Omicron, in particolare BA.5. Sono queste le tendenze salienti contenute nell’ultimo bollettino dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) dedicato all’andamento della pandemia. Nella settimana tra il 13 e il 19 giugno, nel mondo sono stati riportati 3,3 milioni di casi con una flessione del 4% rispetto alla settimana precedente. In calo del 16% i decessi (7’500).

Un panorama variegato
La situazione è tuttavia molto variegata: mentre nelle Americhe, nell’Estremo Oriente e in Africa si registrano cali fino al 21%, nel Sud-Est asiatico e in Medio-Oriente si è osservato un aumento dei casi intorno al 45%. Nonostante l’entità dell’incremento, in queste aree il numero assoluto dei casi resta comunque molto contenuto (complessivamente meno di 150mila, il 4% del totale). Più preoccupante la situazione nel Vecchio Continente: nella regione Europea dell’Oms (che comprende anche la Russia e Paesi dell’Asia centrale) la scorsa settimana si sono verificati 1’201’047 casi, il 6% in più rispetto alla settimana precedente. A trainare i contagi sono soprattutto Germania, Francia e Italia, dove sono stati registrati rispettivamente 356’414 casi settimanali (+10% rispetto alla settimana scorsa), 253’322 (+33%) e 210’840 casi (+47%).

Varianti
Per quel che concerne le varianti, anche se BA.2 e le sotto-varianti da essa derivate continuano a essere responsabili di quasi la metà dei casi a livello globale, prosegue la crescita di BA.4 e BA.5. Soprattutto quest’ultima, sta guadagnando spazio sulle sue concorrenti ed è passata dal 16% dei casi complessivi delle settimana scorsa al 25% dell’ultima rilevazione. “L’aumento della prevalenza di BA.4 e BA.5 ha coinciso con un aumento dei casi in diverse regioni dell’Oms”, si legge nel rapporto. “In alcuni Paesi, l’aumento dei casi ha portato anche a un aumento dei ricoveri e dei ricoveri in terapia intensiva; tuttavia, le attuali prove disponibili non indicano un cambiamento di gravità associato a nessuno dei tre lignaggi discendenti di Omicron BA.2.12.1, BA.4 e BA.5”.

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