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Edifici: risanare meglio che costruire da zero
Foto Shutterstock
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Redazione
3 anni fa
Il Consiglio federale è pronto a redigere uno studio, così come chiede un postulato del consigliere nazionale Balthasar Glättli (Verdi/ZH), che auspica un cambiamento di paradigma

Risanare un edifico potrebbe essere più ecologico e rispettoso per il clima, rispetto alla demolizione e alla costruzione di un nuovo immobile. Ma per esserne certi, il Consiglio federale è pronto a redigere uno studio, così come chiede un postulato del consigliere nazionale Balthasar Glättli (Verdi/ZH), che auspica un cambiamento di paradigma.

Il postulato chiede al governo di esaminare quali misure possano essere adottate per accelerare la protezione del clima nel settore degli edifici, tenendo conto del bilancio climatico complessivo. Un più alto tasso di rinnovamento degli edifici abbinato a una riduzione delle demolizioni e delle nuove costruzioni è, a suo dire, positivo per proteggere sia il clima che i locatari. Nel giustificare la sua proposta, Glättli cita un rapporto pubblicato nel 2020 dalla città di Zurigo (”Netto-Null Treibhausgase Stadt Zürich”). Benché il documento affermi che spesso i nuovi edifici abbiano una forte impronta ecologica, i risanamenti che portano a un fabbisogno di calore nettamente inferiore e la conversione a un sistema di pompa di calore o di teleriscaldamento sono più efficienti in termini di emissioni di gas serra rispetto alla demolizione e costruzione di edifici nuovi.

Nei nuovi edifici odierni, l’energia grigia rappresenta fino a un quarto dell’energia primaria totale per la costruzione, l’esercizio e la mobilità. Secondo l’ecologista zurighese, negli attuali strumenti di politica energetica della Confederazione è compresa anche la promozione della demolizione e della costruzione di nuovi edifici. A suo avviso, tenuto conto anche dello studio citato, ciò “non solo è molto discutibile dal punto di vista energetico, ma comporta anche problemi per i residenti”. L’isolamento di una facciata con la sostituzione del sistema di riscaldamento è possibile mentre l’edificio è occupato o può essere risolto con un’offerta di sistemazione temporanea. Nella realizzazione di nuovi edifici, ciò risulta molto più difficile, dal momento che il periodo di intervento è più lungo e che entra in questione la disponibilità di alloggi a prezzi accessibili nel caso in cui l’affitto degli appartamenti nei nuovi edifici sia più caro.

Per tutti questi motivi, nelle intenzioni del deputato l’esecutivo dovrà illustrare il bilancio energetico complessivo dei risanamenti confrontato con quello degli edifici nuovi e, dall’altro, rivedere l’attuale catalogo di misure con l’obiettivo di promuovere i risanamenti al posto della costruzione di edifici nuovi.

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