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La natura nel cuore
Reto Schmid, soprannominato «l’incantatore di palati», da quattro anni produce la torta di noci bio nella sua azienda a Sedrun (GR).
Reto Schmid, soprannominato «l’incantatore di palati», da quattro anni produce la torta di noci bio nella sua azienda a Sedrun (GR).
Redazione
3 anni fa
Reto Schmid, con la produzione della sua torta di noci, dà esempio dei valori di Coop Naturaplan nei Grigioni. Un prodotto e un marchio: due storie di successo.

Il bio trova terreno fertile nei Grigioni. Quando nel 1993 Coop ha lanciato il marchio bio Naturaplan, il formaggio di montagna dei quattro Comuni: Rheinwald, Nufenen, Splügen, Sufers e Andeer, ha costituito la pietra miliare del futuro assortimento. Molti agricoltori grigionesi sono stati pionieri nel campo dell’agricoltura sostenibile e hanno presto reso il Cantone la regione con la più alta densità di produttori bio della Svizzera.
Ne è testimone anche l’assortimento Naturaplan: oltre al formaggio ci sono il latte, la carne secca grigionese, la birra del più grande Cantone della Svizzera e dal 2017 anche la torta di noci fa parte dell’assortimento. Questo delizioso dolce viene prodotto nella pasticceria La Conditoria di Reto Schmid a Sedrun (GR). Il quarantasettenne ha rilevato l’originaria panetteria di paese da suo padre nel 2004 e nel corso degli anni lo ha trasformato in un vero e proprio impero delle torte di noci.

Standard biologici rigorosi
Ci ha messo il massimo impegno al motto di: «o funziona quassù o mollo tutto», e ha funzionato alla grande! I molti anni di lavoro meticoloso nella vecchia panetteria di suo padre, di apprendimento e di sviluppo della creatività sono serviti al self-made man. Nel 2014, Schmid ha inaugurato la sua pasticceria con 13 collaboratori e ha costantemente ampliato la sua attività. I prodotti hanno avuto successo e ad oggi l’azienda di Schmid produce l’incredibile quantità di 18’000 pezzi all’ora della sua invenzione, la «torta di noci più piccola del mondo», che viene esportata persino negli USA e in Sud Corea.
Ben presto, anche Coop ha scoperto il «Gaumenverzauberer di Sedrun», letteralmente «l'incantatore di palati di Sedrun». Schmid ha ideato la torta di noci bio su espressa richiesta del commercio al dettaglio. «Prima di iniziare ho dovuto fare un po’ di ricerca: dovevo capire quali fossero i presupposti per la produzione biologica», spiega. Un lavoro preliminare necessario questo, perché le linee guida di Naturaplan sono decisamente più severe degli standard biologici legali. Proprio per questo però, sono ancora più rispettose del clima, degli animali, della natura e si inquina meno. Non si impiegano, ad esempio, pesticidi artificiali. I prodotti della Gemma sono privi di coloranti e aromi. Si richiede che il tragitto sia il più breve possibile, il trasporto aereo è vietato e frutta e verdura che cresce anche in Europa non va importata da oltreoceano. Nel complesso, Naturaplan è sinonimo di autenticità, massimo piacere e prodotti sani e sostenibili.
Questi valori stanno diventando sempre più importanti anche per gli svizzeri. Nell’intento di dare un’impronta più ecologica alla propria quotidianità, si affidano molto spesso a Naturaplan. Con un indice di notorietà del 90%, si tratta del marchio bio più conosciuto in Svizzera. Eppure, alla fine degli anni ‘80, l'agricoltura biologica in Svizzera era ancora ai primordi.

Un ultimo grattacapo
Oggi, il bio ha fatto breccia nel cuore degli svizzeri, lo può confermare anche Reto Schmid, il produttore di torte di noci. Il suo dolce va a ruba tra i clienti Coop. «Sento profondamente che per le persone è importante fare qualcosa per l’ambiente. E per me non è diverso», afferma. Il pasticcere sta infatti gestendo il suo nuovo stabilimento di produzione, aperto nel 2020, in modo totalmente sostenibile. L'edificio è stato costruito al 100% con legno svizzero. Un impianto fotovoltaico sul tetto fornisce l’elettricità necessaria. Inoltre, c'è il recupero di calore attraverso i forni e gli impianti di raffreddamento. «Produciamo più energia del necessario», afferma Schmid.
In termini di sostenibilità, c’è ancora solo una lacuna che l’imprenditore vorrebbe colmare: le noci della sua torta provengono dalla Francia e dalla Moldavia. Tra qualche anno, però, per la torta di Schmid si potrebbero già raccogliere le noci locali, perché nell’ambito di un progetto del Politecnico di Zurigo sono state esplorate diverse regioni grigionesi adatte alla coltivazione delle noci e i primi alberi sono già stati piantati.
Insomma, il bio trova terreno fertile nei Grigioni.

Cinque domande a Michael Scheidegger, Responsabile del Brand Group Sostenibilità presso Coop

Naturaplan presto festeggerà il suo trentesimo anniversario. Quali sono le sue considerazioni?
Con Naturaplan, siamo stati i pionieri del bio e oggi siamo il marchio bio più grande e più conosciuto in Svizzera.
Quali cambiamenti ha portato Naturaplan in Svizzera?
Grazie al canale di vendita che Coop offre ai contadini bio con Naturaplan, dal 1993 il numero dei contadini bio in Svizzera è più che quintuplicato, passando da 1405 agli oltre 7400 di oggi. Ciò significa che oltre il 16 percento della superficie agricola svizzera è ora coltivata in modo biologico. Inoltre, in nessun altro Paese al mondo si spende pro capite tanto quanto in Svizzera per i prodotti biologici.
Quali prodotti sono i più gettonati?
Nel bio la quota maggiore è rappresentata dai prodotti freschi come frutta, verdura, uova, latticini o pane.
Quali invece quelli su cui bisogna ancora lavorare?
Nella categoria di prodotti come cioccolato, pasticcini o birra il bio è ancora poco richiesto. Ma anche in questo settore si sta facendo molto: soprattutto per quanto riguarda il vino, stiamo assistendo a un forte aumento della domanda di prodotti biologici.
Quali sono i suoi obiettivi per i prossimi anni?
Continueremo a sviluppare quantitativamente e qualitativamente il marchio Naturaplan: questo significa che la gamma di prodotti sarà ulteriormente ampliata e i requisiti in termini di sostenibilità diventeranno ancora più coerenti.

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