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“I miei figli sanno che non sono perfetto”
Marc Sway al Plaza Club di Zurigo: al momento molti fan possono assistere ai concerti solo in live streaming. Foto Fabienne Bühler
Marc Sway al Plaza Club di Zurigo: al momento molti fan possono assistere ai concerti solo in live streaming. Foto Fabienne Bühler
Redazione
4 anni fa
È molto più di una delle pop star svizzere di maggior successo: Marc Sway, figlio di un musicista rock e di una percussionista, è cresciuto a ritmo di soul e salsa. Al concerto in live streaming di Baloise Session @home spicca per il suo colorato mix culturale.

Marc, il 27 luglio alle 18.30, terrai un concerto trasmesso in diretta streaming sulla pagina FaceBook di Baloise Session - con il patrocinio di Basilese Assicurazioni. Come è nata questa iniziativa?

Marc Sway: Quest’anno avrei partecipato alla Baloise Session per la prima volta, con un programma speciale e l’accompagnamento dell’Orchestra da camera di Zurigo. Purtroppo, a causa della crisi legata al coronavirus, questo progetto non si è concretizzato. Sono quindi molto grato di poter intrattenere i fan con il nuovo concerto in live streaming di Baloise Session @home.

Cosa ti affascina della Baloise Session?
Il fatto che molte grandi star mondiali si siano esibite lì, tra cui due dei miei grandi idoli: Ray Charles e Gilberto Gil, che mi hanno profondamente influenzato sin dalla mia infanzia.

A proposito di infanzia: ci spieghi il retroscena della foto del bimbo con la sigaretta in bocca, con cui hai fatto scalpore di recente?

(ride): Sono io a quattro anni! Ho trovato quella foto qualche settimana fa, durante le pulizie nel seminterrato. Ai miei occhi, rappresenta i tempi che cambiano: volevo avviare una discussione legata alla mia nuova canzone: “Es chunt eso wies chunnt.” (“tutto andrà come deve andare”.)

Anche tu sei padre. Come reagiresti se, un giorno o laltro, trovassi i tuoi bambini con una sigaretta in bocca?
Ricordo quando mi sono bruciato le sopracciglia fumando pezzetti di fusto di clematide con altri bambini. Che bravata! Ovviamente, come genitore, si vorrebbe proteggere al massimo i propri figli, ma credo sia peggio fargli credere di essere il ritratto della perfezione: anch’io non sono perfetto e l’ho mostrato ai miei figli.

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