Ticino
“Limitazioni assurde per i rustici ticinesi”
Foto Scolari
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Thomas Schürch
2 anni fa
Lo afferma il deputato Ppd Marco Romano in un’interpellanza depositata al Consiglio nazionale. “Così si disincentiva il recupero degli stabili”

Le normative federali ostacolano i lavori a sostegno dei rustici ticinesi. Come si legge in un’interpellanza del consigliere nazionale Marco Romano (Ppd), le autorità comunali e cantonali ticinesi cercano di applicare il quadro normativo vigente con buon senso e “nell’interesse generale per un recupero decoroso del patrimonio costruito”, ma sono “ostaggio delle sistematiche opposizioni dell’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (Are)” che “contesta ad esempio marginali innalzamenti dei muri perimetrali e adattamenti delle finestre, piccole sistemazioni esterne, vani per lo stoccaggio, la ricostruzione di parti di edificio crollate a seguito del parziale degrado naturale della struttura e la posa di canali di gronda”. Si tratta di limitazioni “assurde, al limite dello zelo amministrativo”, che “disincentivano il recupero degli stabili e spingono all’abbandono delle strutture”. Romano chiede quindi al Consiglio federale come valuti l’attuale situazione di aperto conflitto in materia di rustici tra l’Are e le autorità cantonali e comunali ticinesi, e se le opposizioni sistematiche depositate sui vari progetti siano frutto di analisi puntuali o di “un approccio generico volto a fermare la volontà di recuperare e vivere la montagna”. Infine, Romano domanda se l’approccio dell’Ufficio federale non risulti essere “eccessivo, sproporzionato e inadeguato alle peculiarità del patrimonio immobiliare storico in questione”.

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