Un tribunale d’appello federale ha tolto lo status di immigrati legali a circa 400’000 persone negli Stati Uniti, aprendo la porta all’amministrazione di Donald Trump per una espulsione di massa. Il provvedimento partirà da marzo 2021 per alcuni paesi e da novembre per altri.
La corte ha stabilito che l’amministrazione ha agito nell’ambito della sua autorità nel porre fine allo “status di protezione temporanea” che ha permesso a centinaia di migliaia di immigrati di vivere e lavorare legalmente in America, a volte per decenni, dopo essere fuggiti da conflitti o disastri naturali nei paesi di origine. Ora, invece, sono “rimpatriabili” se non lasciano volontariamente gli Stati Uniti.
L’amministrazione Trump ha affermato che le condizioni di emergenza - terremoti, uragani, guerra civile - si sono verificate molto tempo fa, e il programma ha inavvertitamente conferito lo status di immigrazione permanente a persone provenienti da luoghi come El Salvador, Haiti e Sudan, la maggior parte dei quali non aveva più bisogno di un rifugio sicuro.
La protezione comunque non scade immediatamente: il presidente ha accettato di prorogarla almeno fino al 5 marzo 2021 per le persone di cinque paesi e fino a novembre 2021 per i cittadini di El Salvador.
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