Poteva finire veramente male l’incursione di un attivista di Greenpeace all’interno dell’Allianz Arena prima del fischio d’inizio di Francia-Germania agli Europei di calcio. Il paracadutista, che aveva la scritta ”Kick out Oil” (grossomodo “un calcio al petrolio”) incisa sulla sua vela, si è infatti scontrato con uno dei cavi d’acciaio delle “spider cam”, le telecamere incaricate di riprendere dall’alto le partite di calcio. Questo, oltre a costituire un primo grave rischio per la sua incolumità, ha causato uno sbandamento del mezzo che in seguito ha cominciato a precipitare, rischiando l’impatto con le tribune e sfiorando le persone sugli spalti.
L’uomo fortunatamente è riuscito ad atterrare incolume sul campo da gioco ma è stato prelevato e trattenuto dalla polizia tedesca, che ha provveduto a interrogarlo. Stando a quanto affermato da un comunicato Uefa, che parla di “atto sconsiderato”, diversi spettatori sono stati feriti dalla sua incursione, con almeno uno di essi che è dovuto essere stato trasportato in ospedale. Sono al momento ignote le sue condizioni di salute o l’eventuale gravità delle ferite. Anche la Federazione calcistica tedesca ha condannato l’atto, dichiarando che “Questa persona si è messa in pericolo da sola e ne ha ferite delle altre. Dal nostro punto di vista è inaccettabile (...) le conseguenze sarebbero potute essere molto più gravi”.
Dal canto suo Greenpeace si è scusata per l’incidente con un tweet, spiegando che “questa azione non ha mai avuto l’intenzione di perturbare la partita o ferire delle persone. Speriamo che nessuno sia stato ferito seriamente. Le nostre azioni sono sempre pacifiche e non violente. Purtroppo, non tutto è andato come previsto e ne siamo desolati”.
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