Estero
Tragedia al Monte Meron, lutto nazionale domenica
Redazione
3 anni fa
Gran parte dei morti non sono ancora stati identificati. Netanyahu si è recato sul posto: “Uno dei peggiori disastri nella storia del paese”

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato lutto nazionale in Israele domenica in seguito a quanto accaduto al Monte Meron. “Ci uniremo tutti nel dolore delle famiglie e in preghiera per i feriti”, ha aggiunto dopo aver finito la visita sul luogo del disastro. “Ci sono state qui scene strazianti: persone schiacciate a morte, inclusi bambini. Gran parte dei morti ancora non sono stati identificati”.

“È stato - ha concluso - uno dei peggiori disastri nella storia del paese. L’operazione veloce di salvataggio ha evitato un bilancio ancora più pesante”. Nel suo messaggio - diffuso su Facebook - Netanyahu ha aggiunto: “Ci sono state qua scene strazianti. Persone sono state schiacciate a morte, bambini inclusi. Gran parte dei morti non sono ancora stati identificati. Faccio appello alle reti sociali - ha aggiunto - affinché si astengano dal diffondere voci perchè la cosa strazia le famiglie. Lasciate che le istituzioni facciano il dovuto”. La televisione commerciale Canale 13 a la tv pubblica Kan hanno riferito che durante il sopralluogo del premier sul Monte Meron in sua direzione sono state lanciate alcune frasi polemiche. Fra queste, “Sei responsabile” e anche “Vattene, impuro”. Le emittenti hanno aggiunto che bottigliette di acqua sono state lanciate verso gli agenti che lo scortavano.

Morti e feriti
Sono almeno 44 i morti e oltre 150 i feriti, di cui una ventina in gravi condizioni, è il bilancio dell’incidente avvenuto dopo mezzanotte quando una tribuna molto affollata è crollata durante un raduno di massa ebraico sul monte Meron, in Galilea. Sul posto si sono recate decine di ambulanze facendosi strada in una folla di ebrei ortodossi stimata in quasi 100 mila persone, affluite nella ricorrenza ebraica di Lag ba-Omer. Anche elicotteri militari hanno partecipano ai soccorsi.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata