
È salito a 10 morti, tra cui l'attentatore, il bilancio ancora in aggiornamento della sparatoria in una scuola di Graz in Austria dove si registrano anche "un numero di feriti gravi a due cifre". Tra le vittime ci sono almeno sette studenti e un adulto. Lo riporta il Krone Zeitung parlando di una delle "peggiori sparatorie nella storia del paese". Il Ministro degli Interni Gerhard Karner si sta recando sul posto. 28 feriti sono attualmente ricoverati negli ospedali, di cui quattro "in condizioni estremamente critiche". Lo riporta il Krone Zeitung sottolineando che "alcune vittime sarebbero state colpite alla testa". Il comando operativo - sottolineano i media austriaci - ha attivato il cosiddetto sistema Manv, una procedura per gestire un afflusso massiccio di feriti. Tutti gli ospedali della Stiria sono stati allertati e hanno dovuto segnalare la propria capacità. Anche i medici degli ospedali regionali e universitari sono presenti sul posto e due centri di assistenza sono stati allestiti nei pressi della scuola per le persone colpite. Oltre al ministro dell'Interno, Gerhard Karner, anche quello dell'Istruzione Christoph Wiederkehr (NEOS) ha annullato tutti gli appuntamenti ed è in partenza per Graz.
Cosa è successo
Ad aprire il fuoco è stato un ex studente 22enne di nazionalità austriaca, che si sarebbe suicidato in bagno dopo aver compiuto il gesto. Avrebbe posseduto legalmente due armi. Lo riporta il Salzburger Nachrichten parlando di una pistola e di un fucile da caccia. L'aggressore avrebbe sparato un totale di 40 colpi in due aule, una della quali era la sua ex aula. La polizia ha chiesto alla popolazione di evitare l'area attorno alla scuola e di seguire le indicazioni delle forze di sicurezza. La scuola è stata evacuata e tutti sono stati condotti in un punto di ritrovo sicuro, allestito presso lo stadio ASKÖ. La situazione adesso è sicura e non si prevedono ulteriori pericoli.
L'attentatore
Stando a quanto riportano i media austriaci, l'autore della sparatoria, studente della scuola, si considerava vittima di bullismo. Il giovane avrebbe esploso colpi d'arma da fuoco in due aule.
Ue: "Sparatoria scioccante, siamo al fianco dell'Austria"
"Sono profondamente scioccata dalla notizia della sparatoria nella scuola in Austria. Ogni bambino dovrebbe sentirsi al sicuro a scuola e poter imparare senza paura e violenza. I miei pensieri sono rivolti alle vittime, alle loro famiglie e al popolo austriaco in questo momento buio". Lo scrive su X l'Alta rappresentante dell'Ue, Kaja Kallas. Anche la portavoce capo della Commissione europea, Paula Pinho, raggiunta dalle "notizie orribili e tragiche" sulla sparatoria nella scuola di Graz, ha espresso "le più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime e all'intera città" a nome dell'Europa.
Cordoglio del presidente e del cancelliere austriaci per Graz
Il Presidente Alexander Van der Bellen e il Cancelliere Christian Stocker esprimono il cordoglio della nazione dopo la sparatoria nella scuola di Graz . "Un orrore indicibile che colpisce il cuore dell'Austria. Giovani vite spezzate, un dolore inimmaginabile per le famiglie", sottolinea Van der Bellen mentre Stocker, in viaggio verso Graz parla di una "tragedia nazionale che ci lascia senza parole. La mia vicinanza va alle vittime, ai feriti e a tutta la comunità". Entrambi i leader hanno sottolineato la profonda ferita inferta al Paese e la necessità di unità in questo momento di lutto collettivo.
Tre giorni di lutto nazionale
Tre giorni di lutto nazionale in Austria dopo la sparatoria. Lo ha annunciato il cancelliere austriaco Christian Stocker. "Tutto il Paese sarà in lutto nazionale per tre giorni", ha detto Stocker, aggiungendo che la bandiera austriaca sarà issata a mezz'asta in tutto il Paese e che domani, alle 10 del mattino, negli uffici pubblici si osserverà un minuto di silenzio.