Estero
“Servono rapporti stabili e prevedibili”
Immagine Denis Balibouse/Pool Photo via AP
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Redazione
3 anni fa
Dopo l’incontro di Ginevra, Putin ha annunciato di aver raggiunto un accorto per il ritorno degli ambasciatori

L’incontro avvenuto oggi tra Joe Biden e Vladimir Putin ha raggiunto almeno un risultato: a Mosca e Washington torneranno gli ambasciatori di Stati Uniti rispettivamente Russia. Ad annunciarlo è stato il presidente russo nella conferenza stampa conclusiva.

Dopo oltre quattro ore di colloqui, è toccato a Putin tenere la propria conferenza stampa, mentre Joe Biden terrà la sua successivamente.

Le parole di Biden
“I rapporti fra Usa e Russia devono essere stabili e prevedibili”, ha detto Joe Biden dopo l’incontro. “Ho detto a Putin che la mia agenda non è contro la Russia, è per gli americani”, ha aggiunto Biden in conferenza stampa. “Noi continueremo a sollevare questioni per casi come Alexei Navalny e tutte le questioni legate ai diritti umani. L’ho detto a Putin”, ha dichiarato l’inquilino della Casa Bianca, sottolineando che “noi non tollereremo violazioni dei diritti democratici e risponderemo.
“Le conseguenze di una eventuale morte di Navalny sarebbero devastanti”, ha continuato. “Ho detto a Putin che ci sono delle regole di base che vanno rispettate. I diritti umani sono parte del Dna degli Stati Uniti. Ho detto a Putin che saranno sempre sul tavolo”. Il presidente statunitense ha poi tratteggiato gli altri temi. “Ho dato a Putin una lista di 16 infrastrutture critiche” che devono essere off limit da ogni forma di attacco, ha detto ancora il democratico. Sull’Ucraina: “Ho ribadito il nostro incrollabile sostegno alla sua sovranità”. Stando a Biden, “il tono di tutto l’incontro è stato buono, positivo, non ci sono state azioni stridenti”. “È importante incontrarsi di persona così che non ci siano incomprensioni su quello che io voglio comunicare”.

Le parole di Putin
Secondo Putin, il vertice con il presidente americano è stato costruttivo e non c’è stata “ostilità” tra i due leader. Stando a una fonte all’interno di una delle delegazioni, che ha parlato con Interfax, l’incontro è andato “abbastanza bene”. Riguardo al suo interlocutore, Putin ha detto che Biden “è molto diverso dal presidente Trump”. E lo ha definito uno “statista esperto”. Il leader russo ha spiegato che i due hanno parlato dettagliatamente per due ore: una cosa, ha sottolineato, che non sarebbe possibile fare con la maggior parte dei politici. I due Paesi hanno concordato di iniziare consultazioni sulla cyber-security, così come di avviare consultazioni sul futuro del trattato New START. “Vogliamo aiutare ad agevolare accordi di Minsk se l’Ucraina è disposta a farlo, lo faremo anche noi”, ha proseguito Putin cambiando argomento.
Rispondendo ad una domanda su Alexei Navalny, l’oppositore del Cremlino in carcere, Putin ha detto che “questa persona sapeva di violare una legge russa e ha compiuto diverse volte lo stesso reato”. Riguardo ai diritti umani, il presidente si è chiesto: “Di che diritti umani stiamo parlando? Guantanamo è ancora aperto e non corrisponde agli standard internazionali dei diritti umani o alle leggi degli Stati Uniti. In Europa c’erano prigioni dove si torturava. In Russia stiamo sviluppando il nostro percorso”. “Abbiamo parlato del tema dei cittadini Usa detenuti in Russia e su questo punto potremo trovare un compromesso”, ha poi riferito Putin.

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