Il vaccino sviluppato dagli scienziati russi è entrato in fase di produzione, ad comunicarlo è stato oggi il Ministero della salute di Mosca, come riporta l’agenzia Interfax. L’annuncio in settimana della registrazione del vaccino, da parte del presidente Vladimir Putin, aveva sollevato i dubbi della comunità scientifica. Infatti non tutte le fasi di sperimentazione sono ancora state completate.

Prodotto a Zelenograd

A produrre i primi campioni, stando all’agenzia di stampa russa, è uno stabilimento di Zelenograd, città nell’agglomerato di Mosca, che sarebbe in grado di preparare 1,5 milioni di dosi ogni anno. Nel frattempo in Russia i casi continuano a salire, oggi ne sono stati annunciati 5’061 in più, per un totale che supera ormai i 900mila.

Una gara politica

La corsa al vaccino, con l’accelerazione russa, sembra ormai essersi tramutata in una competizione politica. Putin annunciando la registrazione, aveva anche spiegato che una delle sue figlie si era sottoposta alla sperimentazione, non riportando particolari effetti collaterali. I volontari su cui è stato testato, però, sarebbero solo 76. Sull’altro fronte di questa sfida, vi è l’azienda americana Moderna, su cui hanno puntato sia gli Stati Uniti (che ha pre-acquistato 100 milioni di dosi), ma anche la Svizzera, che ha firmato un contratto per 4,5 milioni di dosi. La Confederazione, comunque, è in contatto anche con altri produttori.

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