Estero
Ruanda, ex sindaco condannato all’ergastolo per genocidio
Foto Shutterstock
Foto Shutterstock
Redazione
4 anni fa
L’ex sindaco di Nyakizu, città nel sud del Ruanda, è stato condannato all’ergastolo per il genocidio contro i Tutsi nel 1994

L’ex sindaco di Nyakizu, città nel sud del Ruanda, è stato condannato all’ergastolo per il genocidio contro i Tutsi nel 1994. Lo riporta Al Jazeera citando il portavoce del Tribunale per i crimini internazionali per il Ruanda (Ictr) la cui sede è ad Arusha, in Tanzania.

Ladislas Ntaganzwa è stato incriminato nel 1996 con l’accusa di incitamento diretto e pubblico a commettere genocidio, omicidio e stupro. Secondo l’accusa, si rivolse ai Tutsi, circondati, e disse loro di deporre le armi, quindi diede l’ordine di iniziare il massacro, “dopo di che i gendarmi e la polizia comunale spararono sulla folla”. Ntaganzwa è accusato di aver pianificato lo sterminio dei Tutsi in Ruanda ordinando personalmente, nell’aprile del 1994, il massacro di oltre 25.000 civili nella sua città.

Circa 800.000 Tutsi e Hutu moderati furono uccisi durante il genocidio, che si verificò negli ultimi quattro mesi della guerra civile ruandese. Ntaganzwa è stato arrestato nel dicembre 2015 nella Repubblica democratica del Congo e il Ruanda lo ha preso in custodia nel marzo 2016. La condanna arriva una settimana dopo l’arresto in Francia di Felicien Kabuga, in fuga da 25 anni e accusato di aver armato gli assassini durante il genocidio e di aver fatto propaganda incitando al massacro dei Tutsi.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata