Estero
“Quattro milioni di persone rischiano di perdere aiuti”
Redazione
3 anni fa
È la fotografia che emerge dal briefing paper di MSF “Milioni di vite in gioco” sulla Siria che illustra le conseguenze di un mancato rinnovo della risoluzione e gli effetti della chiusura degli altri valichi

Medici Senza Frontiere (MSF) chiede al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di rinnovare la risoluzione sugli aiuti transfrontalieri (UNSCR 2533), in scadenza il 10 luglio, che permette la fornitura di aiuti umanitari nel nord-ovest della Siria. Più di 4 milioni di persone residenti nell’area, più della metà sfollati interni, rischiano di perdere l’accesso agli aiuti umanitari e alle cure mediche, disperatamente necessari, se la risoluzione non venisse riconfermata.

È la fotografia che emerge dal briefing paper di MSF “Milioni di vite in gioco” che illustra le conseguenze di un mancato rinnovo della risoluzione e gli effetti della chiusura degli altri valichi. Da luglio 2014 fino all’inizio del 2020, la risoluzione 2533 ha autorizzato quattro valichi di frontiera per la fornitura di aiuti umanitari in Siria e ogni anno il testo è stato rivisto e rinnovato dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per mantenere il flusso di aiuti nelle aree fuori dal controllo del governo siriano.

Nel 2019 e nel 2020, Russia e Cina hanno posto il veto al rinnovo della risoluzione, rimuovendo Bab al-Salama, Al-Yarubiyah e Al-Ramtha dall’elenco dei valichi umanitari approvati. Di conseguenza, solo Bab al-Hawa resta nell’attuale risoluzione come punto di passaggio ufficiale per la Siria. Ma il 10 luglio 2021, anche questa strada di accesso potrebbe essere chiusa. Il mancato rinnovo aggraverebbe ulteriormente la già disperata situazione umanitaria nel nord-ovest della Siria. Gli aiuti e le cure mediche sarebbero drasticamente ridotti e richiederebbero più tempo per raggiungere le persone.

“Dopo 10 anni di guerra, il rinnovo della risoluzione del Consiglio di sicurezza è più cruciale che mai. Da esso dipende la vita di milioni di persone, soprattutto donne e bambini. Sebbene MSF non sia un partner esecutivo delle Nazioni Unite e le attività non dipendano esclusivamente dal rinnovo di questa risoluzione, i nostri team sentiranno sicuramente il peso di qualsiasi chiusura e non saranno in grado di colmare il vuoto se l’ONU e altre organizzazioni dovessero ridurre drasticamente gli aiuti nel nord-ovest del paese” spiega il dr. Faisal Omar, capo missione di MSF per la Siria.

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