Estero
Oltre 5,8 milioni di casi nel mondo
Nella regione di Seoul sono iniziate due settimane di parziale lockdown per frenare il rischio di una seconda ondata. Foto Shutterstock
Nella regione di Seoul sono iniziate due settimane di parziale lockdown per frenare il rischio di una seconda ondata. Foto Shutterstock
Filippo Suessli
4 anni fa
Occhi puntati soprattutto sulla Corea del Sud, a rischio seconda ondata, e sulle Filippine, dove sta per finire il lockdown più lungo

Nel mondo il numero di malati di Covid-19 dall’inizio della pandemia ha superato i 5,8 milioni, secondo quanto riportato dall’analisi della Johns Hopkins University, le vittime invece sono poco oltre le 360mila. Gli Stati Uniti, in questo triste bilancio, ne contano più di 101mila, seguono il Regno Unito (quasi 38mila) e l’Italia (33mila). La Cina, primo paese ad aver vissuto la pandemia, ieri non ha registrato nuovi casi di malati, mentre sono stati diagnosticati 5 asintomatici, secondo i dati divulgati nella notte dalla National Health Commision.

Corea del Sud

Gli occhi, però, sono puntati sulla Corea del Sud, dove dopo essersi appiattita, la curva ha ripreso a salire. Lo stato asiatico aveva inizialmente combattuto la pandemia con un lockdown tenace e sembrava essere riuscita a contenere i contagi (attualmente ne conta 11’402), ma negli ultimi tre giorni sono stati 177 i nuovi casi. A preoccupare un focolaio (almeno 82 contagi) in un magazzino dell’e-commerce poco fuori dalla capitale, le autorità hanno deciso di monitorare attentamente tutto il settore, fortemente sollecitato durante gli ultimi mesi. Ma è tutta la regione della capitale (dove vive oltre la metà dei 51 milioni di abitanti del Paese) che vivrà un nuovo parziale lockdown, fino al 14 giorno, nel tentativo di evitare il rischio di una ripresa del virus.

Filippine

Brutte notizie anche dalle Filippine, che riportano la giornata con più nuove infezioni diagnosticate dall’inizio della pandemia, ieri sono state 539, che portano il totale dei casi a 15’588, con 921 decessi. Il grafico della pandemia nell’arcipelago, più che essere una curva, è una linea retta in salita. Si teme inoltre che i casi non diagnosticati siano molti, vista la qualità del sistema sanitario nelle regioni più remote del Paese.

Questi numeri si presentano a pochi giorni dai primi grandi allentamenti di una delle quarantene più lunghe al mondo. Manila, infatti, è rimasta chiusa per 76 giorni, al pari di Wuhan. Il presidente Duterte ha commentato “a me non sembra così male”, questo perché secondo le autorità il tasso di mortalità sarebbe basso, con solo il 2% di casi definiti gravi.

In Brasile

È record di contagi anche nello Stato brasiliano di San Paolo ha fatto registrare il record di 6.382 contagi di Covid-19 nelle ultime 24 ore, facendo salire il totale a 95.865. Lo rivela la segreteria statale per la Salute. Il record di contagi nello Stato, epicentro dell’epidemia in Brasile, avviene all’indomani dell’annuncio del governatore di rendere flessibile la quarantena in alcune regioni. I decessi nelle ultime 24 ore a San Paolo sono stati 268, per un totale di 6.980.

La Francia

Dall’Europa, invece, la Francia passa alla fase 2, con tutto il paese in cui il tasso di rischio è sceso, tranne la regione di Parigi. Il paese è quindi passato da un primo tempo in cui era diviso in “zona rossa” e “zona verde”, a un nuovo momento in cui sarà diviso in “zona verde” e “zona arancio” (Parigi e dintorni, appunto). Quali sono le differenze? Nelle zone verdi riapriranno tutte le scuole dal 2 giugno, in quelle arancio solo le scuole dell’obbligo. Palestre, piscine, teatri e cinema apriranno solo nelle zone verdi, venti giorni dopo nei pressi della capitale, dove ristoranti e caffè potranno servire solo all’aperto, a differenza del resto della Francia dove è consentito anche il servizio all’interno.

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