Estero
Napoli: notte di guerriglia contro il lockdown
Marco Jäggli
4 anni fa
Migliaia di persone sono scese in piazza per protestare nella prima notte di coprifuoco, arrivando anche allo scontro con la polizia

Nella notte in cui sarebbe dovuto scattare il primo coprifuoco alle 23, deciso dal Governatore della regione Campania Vincenzo de Luca, migliaia di napoletani sono scesi in piazza per protestare contro le misure e contro lo stesso De Luca, dirigendosi verso la sede della Regione. Accanto a molti manifestanti pacifici, generalmente commercianti colpiti dalla crisi, frange più violente hanno attaccato le forze dell’ordine in assetto antisommossa, con lancio di fumogeni e petardi. Agli attacchi, la polizia ha risposto con cariche e lanci di lacrimogeni contro i manifestanti, generando un vero e proprio scenario da guerriglia urbana.

La circolazione pedonale è stata fermata in molte zone della città, dove sono stati anche rovesciati cassonetti e lanciati oggetti di vario tipo, con l’aria a volte resa irrespirabile dal fumo dei fumogeni. Dopo la mezzanotte è arrivata la dichiarazione del questore Alessandro Giuliano: "Questa sera abbiamo assistito a veri e propri comportamenti criminali verso le forze dell'ordine. Nessuna condizione di disagio, per quanto umanamente comprensibile, può in alcun modo giustificare la violenza."

Ieri in serata Vincenzo de Luca aveva chiesto, a fronte degli oltre 2'000 contagi giornalieri registrati in Campania e del sempre maggiore sovraccarico degli ospedali, un nuovo lockdown: "dobbiamo chiudere per un mese, 40 giorni e poi si vedrà: senza soluzioni drastiche non possiamo reggere", aveva spiegato nella diretta Facebook. Le proteste ad ogni modo non si sono limitate alla sola Napoli, coinvolgendo anche Salerno, Nocera e altre città campane.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata