Non bastava la pandemia a disturbare le olimpiadi di Tokyo 2020, già rimaste orfane del loro pubblico. La tempesta tropicale Nepartak, in corsa nel Pacifico, minaccia ora di raggiungere le coste dell’arcipelago nipponico, specialmente la regione della capitale. La tempesta si è formata venerdì di fronte alle isole Ogarawa e i meteorologi prevedono che raggiungerà le coste dell’isola di Honshu, la principale del Giappone, fra martedì e mercoledì. L’agenzia meteorologica giapponese stima che difficilmente la tempesta potrà aumentare tanto di intensità da trasformarsi in tifone, ma piogge intense e forti venti sono attesi in ogni caso.

Spostate alcune gare di canottaggio
L’emittente pubblica NHK ha riferito che alcune gare di canottaggio previste lunedì sono già state anticipate a domenica. Le gare di questo sport acquatico si svolgono in un’apposita struttura realizzata per i giochi all’interno della baia di Tokyo. Secondo la NHK, al momento non sono state apportate altre modifiche alla scaletta delle gare olimpiche, ma gli organizzatori seguono con attenzione i bollettini meteo e sono pronti ad adattare il programma.

Tempesta più forte prima dell’impatto sulla terraferma
Sabato pomeriggio la tempesta Nepartak si spostava nell’oceano in direzione Nord-Est alla velocità di 15 km/h, portando con sé venti a 65 km/h, con punte di 90 km/h. Per il servizio meteorologico giapponese, Nepartak dovrebbe rinforzarsi leggermente quando virerà verso Nord-Ovest per raggiungere le coste di Honshu.

I Nepartak precedenti
Fra il 2003 e quest’anno, altri tre fra tifoni e tempeste del Pacifico sono stati denominati “Nepartak”. Il tifone del 2016 ha causato la morte di 111 persone a Taiwan e in Cina. Fra i criteri che distinguono una tempesta da un tifone, che nell’Atlantico assume il nome di “uragano”, c’è la velocità del vento, che deve superare i 119 km/h.

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