Estero
“Il 2 giugno nuovo inizio per superare le divisioni che avevano lacerato il Paese”
Keystone-ats
4 anni fa
Lo ha dichiarato il presidente Sergio Mattarella alla vigilia del 74mo anniversario della Festa Nazionale della Repubblica

“L’Italia in questa emergenza ha mostrato il suo volto migliore. Sono fiero del mio Paese”, ha detto oggi il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella alla vigilia del 74° anniversario della Festa Nazionale della Repubblica. “Il 2 giugno sia emblema della ripartenza italiana quel che ci fa riconoscere, ancora oggi, legati da un comune destino”, ha aggiunto.

“Accanto al dolore per le perdite e per le sofferenze patite avvertiamo, giorno dopo giorno, una crescente volontà di ripresa e di rinascita, civile ed economica”, ha detto Mattarella in occasione del “Concerto dedicato alle vittime del coronavirus” alla vigilia della Festa della Repubblica Italiana. Domani, il Capo dello Stato italiano si recherà a Roma e Codogno.

All’Italia serve oggi “un nuovo inizio”, come alla nascita della Repubblica nel 1946. È necessario superare “divisioni che avevano lacerato il Paese”, ha sottolineato Mattarella, chiedendo uno sforzo comune tra i partiti. Secondo il Capo dello Stato italiano, anche allora “forze politiche, che erano divise, distanti e contrapposte su molti punti, trovavano il modo di collaborare nella redazione della Costituzione, convergendo nella condivisione di valori e principi su cui fondare la nostra democrazia”, ha detto Mattarella .

“Oggi dobbiamo contrastare un nemico invisibile, per molti aspetti sconosciuto, imprevedibile, che ha sconvolto le nostre esistenze e abitudini consolidate. Ha costretto a interrompere relazioni sociali, a chiudere le scuole. Ha messo a rischio tanti progetti di vita e di lavoro. Ha posto a durissima prova la struttura produttiva del nostro Paese. Possiamo assumere questa giornata come emblematica per l’inizio della nostra ripartenza”, ha affermato Mattarella, secondo cui è inaccettabile disperdere il bisogno di fiducia degli italiani.

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