Estero
Colpi nel Mar Nero, Londra nega ma la BBC no
Foto Shutterstock
Foto Shutterstock
Keystone-ats
3 anni fa
Una nave della Guardia di frontiera e un jet russi avrebbero sparato colpi di avvertimento per un cacciatorpediniere britannico, che secondo le autorità russe avrebbe violato le acque territoriali. Londra smentisce, ma un reporter della BBC, presente sulla nave, conferma la notizia

Un battello della Guardia di frontiera russa e un jet russo avrebbero sparato dei colpi di avvertimento per il cacciatorpediniere britannico Defender, che secondo il ministero della Difesa russo avrebbe violato le acque territoriali russe nel Mar Nero, nella zona di Capo Fiolent. Lo riporta l’agenzia Interfax citando il ministero della Difesa russo. Sempre secondo la Russia, il vascello britannico sarebbe entrato per tre chilometri nelle acque territoriali russe e si sarebbe poi allontanato.

Mosca convoca l’ambasciatore inglese
È di poco fa la notizia che il governo russo ha convocato non solo l’attaché militare britannico ma anche l’ambasciatrice di Londra a Mosca, Deborah Bronnert, in relazione all’incidente. Lo ha precisato Ben Wallace, ministro della Difesa della compagine di Boris Johnson, a margine di un’audizione in commissione parlamentare alla Camera dei Comuni. “Mentre vi parlo, l’ambasciatore di Sua Maestà a Mosca è stata convocata dal ministero degli Esteri russo”, ha detto ai deputati.

La portavoce della diplomazia russa, Maria Zakharova, secondo la Tass aveva annunciato che la Russia intende convocare al ministero degli Esteri l’ambasciatrice britannica a Mosca, Deborah Bronnert e aveva parlato di una “brusca provocazione” da parte della nave britannica. “Una valutazione professionale dell’azione del cacciatorpediniere della Marina britannica nel Mar Nero è già stata data dal ministero della Difesa. Vorrei aggiungere che la qualifichiamo come una brusca provocazione della Gran Bretagna che va contro il diritto internazionale e la legge russa”, ha detto Zakharova. “Vorrei inoltre comunicare - ha affermato la portavoce della diplomazia di Mosca - che al ministero degli Esteri del nostro Paese sarà convocata l’ambasciatrice britannica”. “Il cacciatorpediniere era stato avvertito in anticipo che sarebbero state usate le armi in caso di violazione dei confini di Stato russi. Esso non si è curato dell’avvertimento”, aveva dichiarato nel pomeriggio il ministero della Difesa russo.

Secondo il dicastero, un vascello della Guardia di frontiera ha sparato dei colpi di avvertimento alle 12.06 e alle 12.08 e dopo, alle 12.19, un aereo Su-24M ha sganciato delle bombe come avvertimento sulla rotta della nave militare britannica. “In seguito alle azioni congiunte della Flotta del Mar Nero e del servizio di frontiera dell’Fsb - è la versione del ministero della Difesa russo - il cacciatorpediniere Defender ha lasciato le acque territoriali della Federazione Russa alle 12.23”.

La Gran Bretagna nega
Il ministero della Difesa britannico ha negato che vi siano stati colpi di avvertimento da parte russa contro la Defender, come affermato invece da Mosca. Secondo un portavoce di Londra, la nave militare britannica “stava conducendo un innocente transito in acque territoriali ucraine nel rispetto del diritto internazionale” e non vi sarebbero stati incidenti.

Reporter BBC: “I colpi russi ci sono stati”
I colpi sparati dalle forze russe, ovunque indirizzati, ci sono stati e sono stati distintamente uditi a bordo del cacciatorpediniere britannico della Royal Navy Hms Defender. Lo ha testimoniato Jonathan Beale, giornalista della BBC che si trova a bordo dell’unità militare. Beale ha precisato che l’equipaggio ha vissuto momenti di tensione ed è stato posto in stato di “massima allerta” in quei minuti e ammettendo che la nave stava transitando all’interno delle acque territoriali della Crimea.

Beale ha confermato la versione del ministro della Difesa britannico, Ben Wallace, secondo cui la nave era in missione di pattugliamento in rotta fra Odessa, in Ucraina, e la costa della Georgia. Ma ha anche confermato di fatto le indicazioni russe sull’incidente avvenuto al passaggio di fronte alla Crimea. “Ci sono stati moltissimi avvertimenti da parte di unità della Guardia Costiera russa dal mare, come pure da jet militari dal cielo, e abbiamo udito in effetti dei colpi che venivano sparati che crediamo fossero mirati oltre il raggio della nostra rotta”, ha raccontato.

“Durante quel passaggio, l’equipaggio a bordo è stato richiamato alla massima allerta, pronto a rispondere in caso di un conflitto a fuoco che però non è avvenuto”, ha precisato. Beale ha anche spiegato che le unità russe hanno compiuto una serie di manovre per costringere il Defender a modificare la propria linea di navigazione: linea che - ha confermato - era entro le 12 miglia delle acque territoriali della Crimea al momento dell’incidente. Ha infine aggiunto che anche dopo il ritorno della nave in acque internazionali i caccia russi hanno continuato a sorvolarla a bassa quota per sorvegliarne il cammino.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata