Economia
Credit Suisse, perdita nel primo trimestre
Immagine CdT/Putzu
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Keystone-ats
2 anni fa
L'impatto negativo sul risultato finale è stimato a 600 milioni di franchi

Credit Suisse prevede una perdita nel primo trimestre del 2022. La banca ha annunciato accantonamenti per controversie in corso che influenzeranno i ricavi. Le reazioni degli analisti sono negative.

700 milioni accantonati per rischi legali
L'istituto ha messo da parte accantonamenti per rischi legali per 700 milioni di franchi, secondo un comunicato diramato oggi. Le controversie in questione sono già note e risalgono a più di dieci anni fa, precisa CS. L'impatto negativo sul risultato finale è stimato a 600 milioni di franchi. La banca non indica di quali controversie si tratti. Gli analisti sospettano che uno dei casi riguardi la Bermuda, territorio d’oltremare britannico. Credit Suisse aveva già annunciato che avrebbe esaminato se fossero stati necessari ulteriori accantonamenti.

Filiale sconfitta in tribunale
La filiale assicurativa Credit Suisse Life Bermuda aveva perso davanti al tribunale dell'arcipelago, ma intende fare ricorso. Circa un mese fa, CS ha annunciato che il caso potrebbe portare a un pagamento di oltre 500 milioni di dollari (oltre 470 milioni di franchi). La disputa legale riguarda le polizze di assicurazione sulla vita del miliardario Bidzina Ivanishvili, ex primo ministro della Georgia. Dal 2011 al più tardi, il consulente ginevrino al soldo di Credit Suisse Patrice Lescaudron avrebbe sottratto centinaia di milioni dal patrimonio che gestiva per clienti facoltosi - tra cui Ivanishvili. L'accusa contro la banca è di non aver preso del tutto, o allora solo in misura insufficiente, provvedimenti per prevenire una “gestione fraudolenta”.

Effetti negativi per 1,25 miliardi
Credit Suisse si aspetta che anche la guerra in Ucraina abbia un impatto di circa 200 milioni di franchi sul risultato, a causa di perdite e accantonamenti per perdite su crediti. Il risultato sarà inoltre influenzato da perdite di 350 milioni di franchi per la partecipazione nella piattaforma di fondi Allfunds, di cui CS detiene l'8,6%. Il prezzo delle sue azioni si è quasi dimezzato dall'inizio dell'anno. Complessivamente gli effetti negativi ammontano a 1,25 miliardi di franchi: queste perdite saranno in parte compensate dalla dissoluzione di accantonamenti relativi all'implosione del fondo statunitense Archegos, pari a 170 milioni di franchi, e da guadagni immobiliari, per 160 milioni. Al netto di questi effetti positivi, rimane però ancora un onere di oltre 900 milioni per il risultato trimestrale.

La delusione
Per Andreas Venditti, analista di Vontobel, questo annuncio costituisce una grossa delusione. In precedenza aveva previsto una perdita di 600 milioni per i risultati trimestrali. Stesso registro negativo nel commento di Michael Kunz, della Banca cantonale di Zurigo.

Debolezze di fondo
Effetti negativi una tantum sono già abbastanza sgradevoli, ma ciò che preoccupa ancora di più gli analisti sono le debolezze di fondo. Lo stesso Credit Suisse oggi cita l'impatto negativo di un calo delle emissioni sul mercato dei capitali così come una minore attività commerciale. Le banche statunitensi avevano già segnalato un rallentamento dell'investment banking nel primo trimestre. Il calo di queste attività in Asia potrebbe avere un impatto su CS, rilevano gli analisti. Credit Suisse pubblicherà i suoi risultati del primo trimestre esattamente tra una settimana, il 27 aprile. Alla fine di gennaio, la banca aveva già emesso un avvertimento prima della pubblicazione dei suoi risultati annuali a causa dell'impatto di accantonamenti. Nel 2021 l'istituto di credito ha registrato una perdita netta di quasi 1,6 miliardi di franchi. Hanno pesato proprio gli accantonamenti per controversie nel quarto trimestre di un anno turbolento nel suo insieme. La banca considera il 2022 come un anno di transizione. In un'intervista a metà febbraio, il direttore generale Thomas Gottstein ha parlato di una prospettiva di utili. In borsa attualmente Credit Suisse perde l'1,35%, in un mercato orientato a un leggero rialzo (SMI: +0,17%).

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