ESERCITO
"Le minacce sono cambiate e anche la formazione delle truppe"
Redazione
18 giorni fa
Sabato 27 aprile, le porte aperte presso il Battaglione Fanteria di Montagna 30 hanno permesso ai visitatori di vedere la vita quotidiana dei militi. Il comandate spiega le evoluzioni dell'esercito svizzero, in particolare sul fronte della difesa.

La guerra in Ucraina ha avuto una influenza significativa anche sul modo di formare le truppe in Svizzera e dunque anche in Ticino. La consigliera federale Viola Amherd ribadisce ad ogni appuntamento che conta che la Svizzera deve potenziare le proprie capacità difensive. Una decisione che ha delle conseguenze dirette per esempio sull’istruzione delle truppe, come hanno potuto vedere le 1'500 persone che si sono recate oggi alle porte aperte presso il Battaglione Fanteria di Montagna 30.

Righenzi: "Dobbiamo essere pronti a far fronte alla minaccia"

Il comandante Tommaso Righenzi ha detto ai microfoni di Ticinonews che "da due anni a questa parte il comando dell'esercito ha deciso che occorreva riorientarsi al riacquisto delle capacità di difesa. Abbiamo dunque cambiato gli esercizi e orientato gli allenamenti su una difesa solida e robusta e meni su un servizio di appoggio alle autorità civili", nonostante siano compiti che le truppe sono in grado di svolgere in caso di necessità. Le modifiche sono state dovute a una minaccia che è mutata, "cui dobbiamo essere pronti". Una minaccia che si combatte anche grazie a nuovi equipaggiamenti in dotazione alle forze armate, in particolare, ha elencato Righenzi, sono stati introdotti "nuovi sistemi d'arma soprattutto per la difesa anti carro, dei droni per una migliore sorveglianza, anche dei fucili per i tiratori scelti di altra generazioni, degli apparecchi di visione notturna. Tutti assieme ci permettono di impiegare fanteria di giorno e di notte in terreno diversi per compiti diversi".

Molta partecipazione alle porte aperte

Le porte aperte odierne sono state una occasione per mostrare le attività giornaliere del Battaglione con la possibilità di vedere da vicino e toccare con mano armi, apparecchi e i sistemi più evoluti in dotazione alle truppe. "Hanno partecipato molti ex camerati". La giornata si è conclusa alle 17 con "la cerimonia di riconsegna della bandiera, solenne, ufficiale, formale, con il Battaglione in formazione che ha salutato i presenti".