Famiglia
Custodia alternata dei figli, tra equità e conflitti familiari
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Redazione
17 giorni fa
Il Consiglio federale ha deciso che non ritiene necessario intervenire in materia ma sottolinea invece l’importanza di integrare degli strumenti per attenuare i litigi tra i genitori

Il Ticino è uno dei cantoni con una maggiore presenza di famiglie monoparentali, dove sono circa una su cinque. Nell'80% dei casi la custodia dei figli è assegnata alla madre. Dal 2017 è possibile stabilire una ripartizione dell’accudimento in maniera perfettamente equa. Un modello che viene attuato unicamente se richiesto dai genitori stessi. Il Consiglio federale ha deciso che non ritiene necessario modificare questa normativa e dunque non intende stabilire la custodia alternata paritaria come regola generale. A Ticinonews ne abbiamo parlato con l’avvocata e presidente aggiunta di Arp Nora Jardini Croci Torti.  

La custodia alternata

"La custodia alternata non è attribuita ad un solo genitore, come avveniva principalmente nelle separazioni e nei divorzi di 20 anni, fa ma viene data ad entrambi", ci ha spiegato Croci Torti. "Questo vuol dire che i figli stanno per un certo periodo di tempo con un genitore e poi con l’altro". Non ci sono più quindi dei diritti di visita nel weekend, si stabiliscono invece delle settimane e dei giorni che i figli passano con un l’uno o l’altro. "Tantissime persone confondono l’autorità parentale, che adesso è di norma congiunta, con la custodia. La prima è il diritto dei genitori di decidere in merito del benessere dei figli, quindi di prendere le decisioni più importanti”.

Consulenza parentale e attenuazione dei conflitti

Secondo il Consiglio federale è necessario intervenire in altri ambiti, fornendo degli strumenti per attenuare i conflitti e fornire una consulenza parentale. Rimane comunque l’idea che la custodia alternata potrebbe promuovere una giusta ripartizione tra i genitori, favorendo un equilibrio dei ruoli. “Ha il vantaggio di dare ai genitori un ruolo paritario”, continua Croci Torti. “Tuttavia non è un modello che funziona bene quando i genitori non hanno un buon rapporto, se c’è tanta litigiosità è difficile da instaurare perché sono necessarie comunicazione e flessibilità nel passaggio dei figli”.

Il nido familiare

Tra tutte le possibilità, ne esiste una che è poco praticata in Svizzera, ma che permetterebbe una maggiore stabilità per i figli: si tratta del modello del nido familiare. In questo senso “i figli rimangono sempre nell’abitazione, non si spostano, al contrario sono i genitori che, a turno, si spostano quando è il loro turno". Tuttavia, questo sistema presenta sia vantaggi che svantaggi: "per i ragazzi è molto bello perché non devono avere le valigie sempre con sé, mentre per i genitori è una situazione più pesante, devono avere un ottimo rapporto tra di loro perché capita in qualche occasione di condividere una casa. È anche una soluzione piuttosto costosa perché devono avere la disponibilità economica per mantenere tre case”, conclude Croci Torti.

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