Coppa Svizzera
"Noi avevamo il tifo dalla nostra, il Lugano l'arbitro. Partita falsata"
©Gabriele Putzu
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Redazione
17 giorni fa
Le dichiarazioni del presidente del Sion Constantin continuano a far discutere, come anche quelle dell'allenatore dei vallesani.

L'arbitraggio della prima semifinale di coppa svizzera, che è valsa la terza finale di fila ai bianconeri, continua a far discutere. Il rigore del 2-0 segnato da Celar ha provocato la rabbia del presidente Constantin: "L'arbitraggio ha falsato la partita", ha affermato Constantin, "tutte e due le squadre giocavano con 12 uomini. Noi avevamo il pubblico dalla nostra parte, il Lugano aveva l'arbitro". Le affermazioni del coach Tholot vanno nello stesso senso, come riporta Le Matin: "Sarò conciso, perché non voglio esagerare. Non ho niente da rimproverare ai miei giocatori. Ma quando un elemento esterno influenza il risultato di una semifinale... non ho parole. Non dirò altro".
Dal canto suo, il centrocampista dei vallesani Kabacalman ha dato prova di maggior equilibrio: "gli arbitri commettono errori, come noi. Purtroppo questa sera ciò ci ha giocato contro". 

L'assenza del Var criticata anche da Croci-Torti

L'assenza del Var, dovuta al fatto che la semifinale di ieri sera vedeva la partecipazione di un club di Challenge League, ha suscitato perplessità. Anche Croci-Torti non ha risparmiato delle critiche in questo senso: "non è stato bello è che il Var era presente in una semi-finale (per Wintherthur-Servette di domenica) e non nell'altra. Non è corretto".