Canottaggio
Europei di Szeged: medaglia di bronzo per il due senza di Gulich e Röösli
Americo Bottani
17 giorni fa
Aurelia-Maxima Janzen s’impone nella finale B.

Fari spenti sul lago Fehér di Szeged (Ungheria), teatro dei Campionati europei 2024. Anche nell’ultima giornata, caratterizzata da un forte vento contrario, è giunta una medaglia per i colori rossocrociati, grazie al due senza di Andrin Gulich e Roman Röösli, autori di una prova gagliarda anche se, nella circostanza, nulla hanno potuto fare per contrastare il gagliardo incedere della formazione britannica di Oliver Wynne-Griffith e Tom George, già vincitori quest’anno a Varese in occasione della prima regata di Coppa del mondo che si sono quindi vendicati dello “sgarbo” subito lo scorso anno ai mondiali di Belgrado. Gulich e Röösli, secondi ancora a metà percorso si sono visti superare dalla pur quotata formazione della Romania. Un “bronzo” che comunque mantiene ancora intatti gli obiettivi per Parigi. Fuori dal podio i plurititolati fratelli croati, Valent e Martin Sinkovic. Il bilancio della spedizione rossocrociata è decisamente confortante: dei 9 equipaggi in gara, ben 8 hanno raggiunto la finale A, “abbellita” da tre medaglie: una d’oro (doppio “leggero” maschile, una d’argento con il 4 di coppi maschile e una – come detto - di bronzo nel due senza. Naturalmente non va dimenticata la qualifica di Claire Ghiringhelli in forza alla Canottieri Locarno per le Paralimpiadi di Parigi.

Andri Struzina: prova sottotono

Campione del mondo in carica, “bronzo” lo scorso anno agli Europei di Bled lo scorso anno, Andri Struzina non ha saputo ripetersi quest’anno sul Lago Fehér di Szeged. Lo si era già visto in difficoltà sia nella gara d’esordio (4°), sia nel ripescaggio (2°), nella finale odierna l’atleta in forza al SC Zugo mai è riuscito ad entrare nel vivo della battaglia. La gara è stata dominata dall’azzurro Niels Torre. Il carabiniere toscano ha inflitto distacchi abissali a tutti gli inseguitori, basti pensare che il secondo classificato, il belga Marlon Colpaert è giunto staccato di oltre 13”. Medaglia di bronzo per il francese Baptiste Savaete, autore di un buon inizio. Struzina ha dovuto accontentarsi del 5° rango a 28” dall’azzurro.

Prova d’orgoglio per il 4 senza maschile

Per il 4 senza di Kai Schätzle, Patrick Brunner, Tim Roth e Joel Schürch questi Europei si sono conclusi con un dignitoso quinto rango assoluto. Come nelle previsioni il titolo è andato alla Gran Bretagna che, comunque ha dovuto lottare come leoni per tenere a bada, in particolare, l’armo azzurro di Matteo Lodo e compagni, autore di un primo tratto di gara spumeggiante. Medaglia di bronzo per la Francia.

Doppio femminile: da rivedere

Per il doppio femminile di Jeannine Gmelin e Nina Wettstein, le difficoltà emerse nelle prove eliminatorie, si sono ripetute anche nell’atto conclusivo. C’è da chiedersi se sia opportuno proseguire la stagione con questo equipggio. Magari potrebbe entrare in linea di conto anche la ceresiana Olivia Negrinotti che nei due appuntamenti stagionali su acque svizzere ha dimostrato di essere in buone condizioni di forma. La finale è stata dominata dalla Norvegia, argento per la Lituania, bronzo per la Romania. Sesto rango per la Svizzera, staccata di oltre 19”. Un’eternità.

Aurelia-Maxima Janzen chiude l’Europeo al 7° rango assoluto

Con un condotta di gara senza fronzoli, Aurelia-Maxim Janzen ha chiuso il mondiale con un confortante primo posto nella finale B, il settimo in assoluto. Un risultato che le consente ancora di sperare in una non impossibile qualifica per Parigi. La 20enne atleta in forza alla società malcantonese, già saldamente al comando al primo rilevamento cronometrico ha portato a termine la prova con un crono di 8’28”81. Al secondo posto, staccata di 6”34” troviamo la belga Mazarine Guilbert e al terzo l’ucraina Diana Serebrienska a oltre 13”.