Ticino
Votazioni del 9 giugno, il Governo raccomanda tre "sì"
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Redazione
11 giorni fa
La posizione del Cantone è stata comunicata oggi nel corso di una conferenza stampa a Palazzo delle Orsoline.

Tre "sì". È la raccomandazione di voto del Cantone in merito alla votazione del 9 giugno, quando i ticinesi saranno chiamati ad esprimersi su tre oggetti a livello cantonale: la modifica della legge sull’Istituto di previdenza del Cantone Ticino, la modifica della legge tributaria e il decreto legislativo per il nuovo Palazzo di Giustizia. Il Consiglio di Stato ha presentato oggi - durante una conferenza stampa a Palazzo delle Orsoline - la propria posizione in vista dell'appuntamento alle urne. L'invito, come detto, è di votare "sì" a tutti e tre i temi.

L'Esecutivo sostiene la modifica della Legge sull'istituto di previdenza del cantone Ticino (IPCT), che ha l'obiettivo di mantenere il livello delle rendite versate al futuri pensionati "con una soluzione basata sul principio della simmetria del sacrifici tra dipendenti e datore di lavoro", viene spiegato. La proposta approvata dal Parlamento, e sostenuta anche dalle associazioni del personale dello Stato, "assicura l'equità di trattamento alle generazioni future di pensionati e permetterà di mantenere delle condizioni previdenziali paragonabili a quelle di altre casse pensioni presenti in Ticino e in Svizzera".

"Una riforma per evitare di pagare maggiori imposte"

Il Governo sostiene anche il pacchetto di misure fiscali a favore delle persone fisiche previste dalla modifica della Legge tributaria cantonale: si tratta di un insieme di accorgimenti "che permettono di adeguare il quadro normativo fiscale all'evoluzione della società e avvicinano le aliquote ticinesi alla media intercantonale". La riforma "permette a tutti i cittadini di evitare di pagare maggiori imposte a seguito dell'aumento del coefficiente cantonale dal 97% al 100%". In caso di bocciatura della riforma "tutti i ticinesi nel 2024 si vedranno aumentare le imposte cantonali di 3 punti percentuali rispetto al 2023".

La questione degli spazi per la Giustizia

Il terzo oggetto è l'acquisto dello stabile ex Banca del Gottardo a Lugano, da destinare a secondo Palazzo di giustizia, che nasce dalla necessità di ristrutturare totalmente l'attuale Palazzo, "le cui dimensioni non sono da tempo sufficienti per ospitare le Autorità con sede a Lugano, anche a fronte dell'aumento di personale occorso nell'ultimo ventennio". Il Consiglio di Stato ha sottolineato la sostenibilità dell'operazione, tramite il recupero di stabili esistenti, "con un impatto positivo a livello ambientale e sociale e l'accesso facilitato dalla futura rete tram-treno". Un investimento che il Cantone "può permettersi a fronte di 4,2 miliardi di franchi di investimenti previsti sui prossimi 12 anni, con un risparmio rispetto alle locazioni pagate a terzi e con un indotto in favore dell'economia locale". Il Governo ha rimarcato che senza un secondo Palazzo di giustizia ci saranno maggiori costi, "visto che occorrerebbe liberare l'attuale edificio disseminando le Autorità sul territorio con importanti spese di trasloco, adeguamento spazi e locazioni, senza risolvere le problematiche della Giustizia".

Alcune informazioni

La distribuzione del materiale di voto ai ticinesi con diritto di voto avverrà tra il 13 e il 18 maggio 2024. Oltre al tradizionale opuscolo informativo, saranno messi a disposizione dei video esplicativi con traduzione in lingua del segni e delle informazioni in lingua facile. Le comunciazioni saranno disponibili, a partire dalla prossima settimana, sulla pagina web www.ti.chivotazioni.  

Tre temi anche a livello federale

Sempre il 9 giugno, ricordiamo, si terranno anche delle votazioni a livello federale. Gli svizzeri dovranno esprimersi su tre iniziative popolari relative al settore sanitario: l'iniziativa popolare socialista "Al massimo il 10% del reddito per i premi delle casse malati (Iniziativa per premi meno onerosi)" e quella de Il Centro "Per premi più bassi – Freno ai costi nel settore sanitario (Iniziativa per un freno ai costi)". Per queste due ci saranno anche i rispettivi controprogetti indiretti approvati dal Parlamento. Il terzo tema, infine, riguarda l'iniziativa popolare "Per la libertà e l’integrità fisica". Il Consiglio federale e il Parlamento raccomandano di respingere tutte e tre le iniziative.