Turismo
Turismo pasquale, in Ticino verso un dimezzamento dei pernottamenti
©Chiara Zocchetti
©Chiara Zocchetti
Redazione
un mese fa
Stando all'indagine condotta dall'Osservatorio del Turismo, quest'anno si prospetta un'occupazione media delle strutture alberghiere del 48.6%, mentre nel 2022 il dato effettivo aveva toccato il 90.5%.

La Pasqua ha sempre rappresentato una festività importante per il settore turistico e alberghiero ticinese, segnando l'inizio della stagione turistica e la riapertura di molte strutture ricettive dopo la pausa invernale. Dal 2005 al 2023, la festività di Pasqua è caduta quattro volte nel mese di marzo (2005, 2008, 2013 e 2016). È quanto emerso da un'indagine condotta dall'Osservatorio del Turismo (O-Tur), il quale ha spiegato che nell'analisi sono stati esclusi gli anni pandemici (2020 e 2021), che hanno fatto registrare rispettivamente valori molto bassi e molto alti in termini di presenze (15'620 pernottamenti ad aprile 2020 e 337’479 ad aprile 2021).

Pasqua 2024

A quattro giorni dalla Pasqua, si prospetta un' occupazione media al 48,6%, inferiore a quella del 2022 e 2023. Nei due anni precedenti infatti, a quattro giorni, si registrava un'occupazione rispettivamente del 71,5% per il 2023 e dell' 83,9% per il 2022 . L'occupazione effettiva registrata nel 2023 e nel 2022 si attestava rispettivamente a 82,1% e 90,5%. Il dato relativo al 2024 potrebbe ancora subire cambiamenti a ridosso della data, sia in positivo in termini di prenotazioni dell'ultimo minuto, sia in negativo come cancellazioni dovute ad esempio alle previsioni meteo. Facendo riferimento alla nazionalità degli ospiti, il 64% degli ospiti è di nazionalità svizzera, in linea rispetto al 2022. Tra i mercati principali, gli ospiti tedeschi e italiani si attestano rispettivamente a 9.5% e a 4.7%. La quota di turisti stranieri provenienti da altri mercati rappresenta il 22.3% delle prenotazioni, in aumento rispetto all'anno precedente. Il dato dell'anno scorso si fermava circa al 18%.

Davide Nettuno: "Le richieste sono state buone e variate"

Per gli operatori turistici questo “è fortunatamente un fine settimana nel quale si partirà”, ha spiegato a Ticinonews Davide Nettuno, portavoce di Hotelplan. Per quanto riguarda le destinazioni scelte dai ticinesi, “le richieste sono state senz’altro buone, anche molto variate per quanto concerne le destinazioni. In parte i viaggi sono stati pianificati con anticipo, ma c’è sempre chi ha deciso di programmare una vacanza negli ultimi giorni”. A livello di mete “sono sicuramente andate molto bene le Maldive, ma anche gli Stati Uniti, in particolare per quanto riguarda New York”. Pensando a paesi più vicini “il Mar Rosso è una destinazione che ha sempre attirato i turisti sia per la varietà della destinazione, sia per i prezzi contenuti, almeno per quanto riguarda le idee di spesa dei nostri clienti”, ha aggiunto l’esperto. Con un focus sulle città, quella che attira maggiormente i turisti ticinesi "è sicuramente Parigi". A essere tornata abbastanza in voga ci sono anche le crociere, spiega sempre Nettuno. Per quanto riguarda il fattore meteo, "per la maggior parte dei clienti questa ha giocato un ruolo poco importante, perché le prenotazioni sono state fatte con un certo anticipo e questo è da ricondurre alle migliori opportunità che si hanno a livello di costi e disponibilità". Fino a pochi giorni fa "non era sicuramente immaginabile che avremmo avuto una settimana di Pasqua come quella che probabilmente vivremo. Per quelli che hanno deciso all’ultimo, forse c’è qualcuno che, stimolato dalla meteo, decide di mettersi in viaggio, ma non è la tendenza generale". Pensando alle attività che si possono fare in Ticino, "perché non trascorrere la Pasqua qui e poi cercare di sfruttare quelle iniziative turistiche che il Cantone ci mette a disposizione?", ha concluso Nettuno.

Domanda turistica pasquale negli anni

Al fine di contestualizzare la domanda turistica generata dalla Pasqua, O-Tur ha trovato utile osservare negli anni l’andamento medio delle presenze dei mesi di marzo e aprile con e senza festività per il settore alberghiero.

Grafico 1: Medie del periodo considerando le mensilità con e senza Pasqua, settore alberghiero 2005-2023
Grafico 1: Medie del periodo considerando le mensilità con e senza Pasqua, settore alberghiero 2005-2023

Come si nota dal Grafico1, il numero medio di presenze nel mese di marzo per gli anni 2005-2023 con Pasqua è stato di 148'388 unità che, se confrontate con la media degli anni in cui la Pasqua non è caduta a marzo, pari a 129'820, mostra come il weekend pasquale nel mese di marzo generi circa 19mila presenze alberghiere. Considerando invece aprile, il numero medio di presenze per gli anni 2005-2023 con Pasqua è stato di 234'466 unità, e di 202'595 unità per quelli senza Pasqua, con una differenza di circa 32mila pernottamenti alberghieri.

Minimi e massimi delle partenze

Sempre considerando il periodo 2005-2023, l’Osservatorio ha calcolato il numero minimo e il numero massimo di presenze alberghiere registrate nei mesi con la Pasqua. L'anno peggiore con la Pasqua a marzo è stato il 2016 con 134'830 presenze, mentre l’annata migliore è stata il 2008 con 171'873, registrando una differenza di circa 37mila pernottamenti. Per il mese di aprile, l’anno migliore con la Pasqua è invece stato il 2006 con 279'593 presenze, mentre il peggiore è stato il 2018 con 198'851 presenze, per una differenza di circa 81mila pernottamenti alberghieri.

Grafico 2: Confronto tra i picchi del periodo considerando le mensilità con la Pasqua, settore alberghiero 2005-2023
Grafico 2: Confronto tra i picchi del periodo considerando le mensilità con la Pasqua, settore alberghiero 2005-2023