Ticino
Proiettile recapitato a Dadò, i Giovani del Centro: "Una preoccupante deriva comportamentale"
©Chiara Zocchetti
©Chiara Zocchetti
Redazione
13 giorni fa
Il partito prende posizione e lancia un appello a tutte le forze politiche. "Si trovi il coraggio per deplorare questi gesti. La violenza va condannata da tutta la comunità".

I Giovani del Centro non ci stanno e prendono posizione dopo l’episodio che ha visto coinvolto il presidente del partito Fiorenzo Dadò, che si è visto recapitare via posta un proiettile e minacce pesanti al suo domicilio. “L’episodio di estremismo politico che questa volta è capitato a Dadò, al quale va tutto il nostro sostegno, è solo l’ultimo di una lunga serie. Insulti, minacce, attacchi fisici e/o verbali sono purtroppo sempre più soventi, e non soltanto a livello politico”, si legge in un comunicato. Si ha l’impressione che questa condotta “venga concepita meno negativamente anche dall’opinione pubblica e che la gravità dell’accaduto venga spesso offuscata da parziali attenuanti”. In questo modo “si instaura un meccanismo automatico che porta a dare una connotazione sempre meno negativa ad atti di questo genere".

“Una deriva dovuta alla costante polarizzazione”

Le cause principali di questa “preoccupante deriva comportamentale”, secondo i Giovani del Centro, sono da ricercare nella “costante polarizzazione della discussione politica”. In particolare, “facciamo riferimento ad azioni e comportamenti osservabili sia a destra che a sinistra, come mostrato da una recente analisi del Servizio delle attività informative della Confederazione”.

“La violenza va condannata da tutta la comunità”

I Giovani del Centro non ci stanno e “condannano fermamente questo tipo di comportamento”. L’opinione pubblica “dovrebbe rendersi conto che azioni di questo tipo sono da connotare in modo puramente negativo, senza se e senza ma”. L’appello va quindi alla stampa che, oltre a diffondere le notizie dell’accaduto, “potrebbe anche giocare un ruolo importantissimo nel rimarcare la gravità dell’accaduto”. Parallelamente “ci appelliamo a tutte le forze politiche, affinché trovino il coraggio per deplorare questi gesti”. La violenza, in qualunque forma, “non può essere tollerata e va condannata da tutta la comunità. L’estremismo è sempre stato un ospite indesiderato in Svizzera e noi ci impegniamo affinché rimanga tale”.