
Il Mercato settimanale di Locarno è finito al centro di un'interpellanza del Gruppo PLR in Consiglio comunale (primi firmatari Stefano Lappe e Orlando Bianchetti). Il motivo? La sua gestione è stata affidata, negli scorsi anni, all’Organizzazione Turistica Lago Maggiore e Valli (OTLMV), “con risultati che hanno suscitato perplessità tra gli operatori e i cittadini”, scrivono gli interpellanti. Già durante la scorsa legislatura, “il Municipio aveva riconosciuto i limiti di tale impostazione, esprimendo la volontà di tornare a una gestione diretta”. L’intento “era quello di restituire al mercato un’identità più chiara, migliorarne l’attrattiva complessiva e valorizzare in particolare la presenza di prodotti artigianali e locali”.
I correttivi introdotti
A tale scopo, il Municipio ha recentemente promosso vari interventi, tra cui l’acquisto di 30 nuove bancarelle e due rimorchi, e la revisione della struttura tariffale, sostituendo la tariffa forfettaria di 40.–/giorno per gazebo da 9 m² (CHF 4.50/m²) con una nuova forchetta più equa e flessibile compresa tra 2.– e 10.–/m²/giorno. Tuttavia, si legge ancora, “nonostante i progressi compiuti permangono criticità rilevanti sotto il profilo qualitativo, estetico e strategico”.
Le criticità rilevate
Il regolamento precedentemente in vigore “non contemplava vincoli significativi sulla natura dei prodotti venduti, né definiva una chiara vocazione del mercato”. In assenza di criteri e di un orientamento chiari, “è aumentata la presenza di espositori con articoli generici o poco curati, a scapito della qualità complessiva e dell’immagine degli operatori che propongono prodotti genuini e legati al territorio”. Nella recente Ordinanza municipale sui mercati, pur introducendo un inquadramento normativo generale, “non è stato definito alcun posizionamento specifico per il mercato settimanale generico”. A ciò “si aggiunge il fatto che, nonostante l’introduzione delle nuove bancarelle, numerosi operatori continuano a servirsi di gazebi in plastica bianca, di proprietà della Città, incoerenti con gli sforzi di riqualificazione intrapresi”.
Le domande
Si chiede quindi al Municipio se intende estendere progressivamente l’utilizzo delle nuove bancarelle a tutti gli espositori del mercato settimanale, superando definitivamente l’impiego dei gazebi in plastica, “al fine di garantire maggiore coerenza estetica e un miglior ordine visivo complessivo”. Qualora alcuni operatori ritenessero indispensabili strutture simili ai gazebi, e il Municipio valutasse tali richieste come motivate, “non si ritiene opportuno – anche alla luce dell’investimento già effettuato per le nuove bancarelle – affrontare parallelamente il tema dei gazebi, prevedendone la sostituzione con soluzioni strutturali più armoniose e coerenti con il contesto?”
"Non si ritiene opportuno definire criteri estetici uniformi?"
Gli interpellanti domandano anche all’Esecutivo se intende adottare – o aggiornare – un’ordinanza specifica che definisca con chiarezza l’identità e la vocazione del mercato settimanale, introducendo criteri selettivi per la partecipazione degli espositori, ad esempio in base alla provenienza, alla tipologia della merce, alla produzione locale o all’autenticità artigianale. Il Municipio, si chiede ancora, “dispone di una strategia o di un piano di comunicazione volto a rilanciare il mercato settimanale come vetrina qualificata dell’economia locale e dell’artigianato? In caso affermativo, quali sono le principali azioni previste e le relative tempistiche di attuazione?" L'Esecutivo "non ritiene opportuno definire criteri estetici e logistici uniformi per la valutazione preventiva di tutti gli eventi pubblici organizzati sul territorio comunale, al fine di garantire coerenza con gli standard di decoro urbano e qualità dello spazio pubblico?”