Salute
Lanciata la campagna "Love Life" per il sesso sicuro. "Oggi c'è maggiore consapevolezza"
Redazione
11 giorni fa
Secondo Vincenza Guarnaccia, coordinatrice di Zona Protetta, negli ultimi anni si sta sviluppando nella popolazione una certa attenzione verso varie malattie sessualmente trasmissibili. “Una volta si parlava solo dell’HIV".

Prende ufficialmente il via oggi la nuova campagna dell’Ufficio della Sanità Pubblica che vuole prevenire l’insorgere di nuove infezioni come l'HIV/Aids, l’epatite B e C, e altre patologie sessualmente trasmissibili come la sifilide. Ma qual è oggi il grado di consapevolezza del rischio di malattie trasmissibili? Ticinonews ne ha parlato con Vincenza Guarnaccia, coordinatrice di Zona Protetta.

"Si sta sviluppando una certa attenzione"

“La nostra percezione è che soprattutto negli ultimi anni si stia sviluppando nella popolazione una certa attenzione verso altre malattie sessualmente trasmissibili”, afferma Guarnaccia. “Una volta si parlava solo dell’HIV, mentre oggi vediamo che nelle consulenze anonime le domande vanno molto più su altri tipi di infezione e le persone si sottopongono ai test. Abbiamo la sensazione che tutto sommato si stia assumendo pian piano una consapevolezza rispetto a queste altre malattie”.

“Testare il più precocemente possibile”

La campagna mira anche a fare in modo che entro il 2030 non vi siano più nuove trasmissioni di AIDS. “Noi speriamo di riuscire a realizzare questo obiettivo, soprattutto cercando di testare il più precocemente possibile le persone, perché questo è l’obiettivo: prima si individuano nuove infezioni di HIV, prima le persone possono essere trattate, e oggi sappiamo che chi vive con l’HIV trattata efficacemente non trasmette più il virus”, prosegue Guarnaccia.

Un calo dell'attenzione?

Oggi grazie alla medicina l’HIV fa un po’ meno paura e, forse per questo motivo, l’attenzione è calata. “Sicuramente sì e forse era anche importante che accadesse, proprio per permettere di superare lo stigma e le discriminazioni che per tanti anni hanno dovuto subire le persone che vivono con l’HIV”, rileva Guarnaccia. “Certo, ciò può portare ad avere un po’ meno attenzione ed è per questo che già da diversi anni noi come Zona Protetta abbiamo aperto a diverse infezioni sessualmente trasmissibili e abbiamo cercato di parlare non solo di HIV, ma anche di queste altre infezioni”.

L'intervista completa:

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