Ticino
La Lega: "Non esiste alcun caso Gobbi"
©Chiara Zocchetti
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Redazione
14 giorni fa
Il movimento prende posizione dopo che il consigliere di Stato Norman Gobbi è stato sentito dalla Magistratura ticinese.

"Il cosiddetto 'caso Gobbi' altro non è che panna montata sul nulla, con l'obiettivo di danneggiare la Lega dei ticinesi nell'imminenza delle elezioni comunali". Lo sottolinea il movimento di Via Monte Boglia, facendo leva sul comunicato odierno del Ministero pubblico, in cui si evidenzia il fatto che il consigliere di Stato è stato sentito come persona informata sui fatti e che nei suoi confronti "non emergono indizi di reato". Per la Lega non esiste dunque alcun "caso Gobbi", ma piuttosto un "caso Dadò", autore dell'interpellanza che ha fatto partire il procedimento penale, un "caso MPS", che ha inoltrato altre due interpellanze al Governo, e un "caso media di regime".

Dito puntato su Dadò, MPS e media di regime

"Il comportamento dei soggetti indicati è inqualificabile", sottolinea il movimento di via Monte Boglia. "L’MpS in costante fregola di visibilità mediatica (inversamente proporzionale al miserrimo consenso elettorale: qualche motivo ci sarà…) è solito raccogliere ogni cicca per dare sfogo alle manie di protagonismo dei suoi esponenti; la cosa ormai non sorprende nessuno. Ma che l’esagitato presidente di un partito di governo si abbassi alla medesima logica, è preoccupante; in particolare per il partito che presiede". Infine la lega se la prende con i "media di regime", che hanno dimostrato "ancora una volta di fare propaganda politico-partitica e non informazione, dedicando paginate e ore di trasmissione ad una nonvicenda, e gonfiandola a dismisura quasi fosse il principale problema del Cantone".