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Custodia alternata dei figli, la normativa vigente è sufficiente
© CdT/Gabriele Putzu
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Keystone-ats
12 giorni fa
Madri e padri necessitano di buone condizioni quadro per potersi occupare alternativamente dei figli anche quando non convivono più, sottolinea Consiglio federale.

Non è necessario intervenire in materia di custodia alternata dei figli dopo una separazione o un divorzio: la normativa vigente è sufficiente. È la conclusione alla quale giunge il Consiglio federale in un rapporto sul tema approvato oggi. Gli studi mostrano che un accudimento equamente suddiviso dopo la separazione e il divorzio dei genitori funziona soprattutto se questi ultimi lo praticavano già durante la convivenza. Spetta alla politica per la famiglia e l'infanzia promuovere questo tipo di modello: madri e padri necessitano di buone condizioni quadro per potersi occupare alternativamente dei figli anche quando non convivono più, sottolinea in una nota il Consiglio federale, spiegando le ragioni per le quali non ritiene necessario legiferare in materia.

Mediazione precoce e consulenza genitoriale

Per il Governo occorre invece trovare la soluzione più consona al bene del minore nel singolo caso. Per questa ragione non intende sancire la custodia alternata paritaria come regola generale. A suo avviso è invece necessario esaminare e intervenire in altri ambiti strettamente collegati alla promozione della responsabilità condivisa dei genitori dopo la separazione o il divorzio. Da un lato, spiega l'Esecutivo, occorre analizzare l'interazione di custodia e mantenimento, nonché la possibilità di semplificare il calcolo del contributo di mantenimento. Dall'altro, il Parlamento ha incaricato il Consiglio federale di valutare come si potrebbe migliorare la procedura in materia di diritto di famiglia. In particolare si tratta di capire come supportare meglio genitori in conflitto nell'organizzare la genitorialità condivisa dopo la separazione o il divorzio. Per il Governo si potrebbero ad esempio integrare nella procedura determinati strumenti per attenuare i conflitti, in particolare una mediazione precoce o una consulenza genitoriale. Presumibilmente all'inizio del 2025, il Consiglio federale presenterà un rapporto per una possibile revisione della procedura in materia di diritto di famiglia.

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