
Tutto è bene quel che finisce bene. E per la polizia retica "bene" significa, citiamo, "applausi, saluti e gesti di approvazione" da parte del pubblico in occasione di un fermo. È la vicenda, piuttosto insolita, avvenuta domenica pomeriggio in tre punti diversi della semiautostrada A13. I fatti sono descritti in un comunicato della Polizia cantonale grigionese. Tutto inizia nella galleria Landrüfe/Brusei, in territorio di Mesocco: poco prima delle 14, 16 motociclette provenienti da sud sorpassano un'auto, in un punto dove è presente la linea continua. Durante il sorpasso, uno dei motociclisti urta e danneggia lo specchietto dell’auto. Informata dell'accaduto, la polizia retica intercetta il gruppo a San Bernardino. Tutto finito, direte voi? Non proprio.
Fuga dal fermo
Infatti, nonostante "un breve tentativo di dialogo", i motociclisti (tutti svizzeri) hanno ignorato "le disposizioni impartite dagli agenti" e hanno bellamente deciso di proseguire "in direzione del Passo del San Bernardino". Dopo averlo superato, il gruppo è stato infine fermato a Hinterrhein, nuovamente sull'A13.
Applausi
E anche qui si è verificata una situazione singolare, ma questa volta per mano dei conducenti dei veicoli di passaggio. Come riferisce la stessa Polizia grigionese, "numerosi automobilisti in transito verso nord ringraziavano le forze dell’ordine con applausi, saluti e gesti di approvazione per aver fermato il gruppo, a dimostrazione del fatto che il comportamento dei motociclisti era già stato notato in precedenza". Il tutto si è concluso con una denuncia a tutto il gruppo per infrazione alla legge sulla circolazione stradale e per non avere rispettato gli ordini degli agenti.